“Benedetta follia”, Verdone, le donne, i social e una Roma “bella”

5 gennaio 2018

Le donne tornano protagoniste nel nuovo film di Carlo Verdone, “Benedetta follia”, nei cinema dall’11 gennaio, con Ilenia Pastorelli, Lucrezia Lante Della Rovere, Maria Pia Calzone, Paola Minaccioni. Questa volta il regista interpreta un uomo borghese, devoto e serio, che viene lasciato dalla moglie dopo 25 anni di matrimonio. La sua vita viene sconvolta dall’arrivo, nel suo negozio di articoli religiosi, di una commessa di periferia che lo iscrive ad una app di incontri che si rivelano imbarazzanti e fallimentari, ma allo stesso tempo lo spinge a ritrovare la grinta e la voglia di innamorarsi. Verdone ha spiegato: “Il film è anche questo aspetto, è anche un po’ le passioni, i sentimenti, gli incontri, le relazioni, al tempo delle app”. Ma la cosa che lo ha spinto a realizzare questa commedia era soprattutto il desiderio di confrontarsi di nuovo con l’universo delle donne, dopo film “al maschile” come “Posti in piedi in paradiso” e “L’abbiamo fatta grossa”: “Era tanto tempo che volevo ritornare a fare un film con tante attrici, tante donne, anche perché forse tra i miei migliori film, quelli dove ci sono delle attrici importanti, da coprotagoniste, forse son quelli che mi son venuti meglio”. In questa commedia sentimentale torna protagonista anche la città di Verdone, Roma, ripresa nei suoi angoli più belli. “Roma ho cercato di farla bella, come se fosse restaurata tutta in qualche modo. L’ho voluta far bella, di notte, di giorno. Mi sono stufato di tutte queste riflessioni sulla decadenza della città, che un po’ è vero, però io l’ho voluta far bella perché è la mia città e ci tenevo a fare una bella fotografia. Anche se io mi auguro possa tornare al più presto a come l’ho fotografata io, ecco”.

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