Benessere al lavoro, cinque pause per essere più produttivi

Benessere al lavoro, cinque pause per essere più produttivi
26 settembre 2020

Per recuperare un po’ di benessere non bisogna per forza di cosa rifugiarsi per un weekend in una Spa o in mezzo alla natura. Per migliorare le proprie giornate, spesso, è sufficiente concedersi fugaci pause di relax mentre si è al lavoro. Ritagliarsi ogni giorno break di cinque minuti e usarli per mettere in atto piccole strategie mirate è già un ottimo punto di partenza. Ecco che cosa si può fare in ufficio per stare meglio.

Godere della pausa caffè Spesso si approfitta della pausa caffè per fare una telefonata urgente, leggere quella mail troppo importante, discutere con il capo di un nuovo progetto. E, invece, sarebbe importante sfruttare al massimo questo momento di stacco. Cercare, dunque, di alzarsi dalla sedia, muoversi, fare qualche rampa di scale, scambiare quattro chiacchiere con i colleghi, alleggerire la mente: insomma, fare quelle piccole cose che aiutano a stare meglio.

Sgranchirsi Soprattutto se si è costretti a mantenere a lungo la stessa posizione, ogni tanto sgranchirsi un po’ può rappresentare un toccasana per la mente e il corpo. Ecco un semplice esercizio per mobilizzare spalle, schiena e collo: seduti su una sedia, sollevare le spalle verso l’alto, tenendo le braccia abbandonate lungo il corpo, contare fino a 20 e poi tornare nella posizione normale. Spingere poi le spalle verso il basso, contare sempre fino a 20 e tornare in posizione normale. Ripetere più volte. Riattivare i muscoli aiuta ad alleggerire e riattivare anche il cervello.

Salutare i colleghi I colleghi non devono necessariamente diventare degli amici, ma si tratta pur sempre di persone con cui si trascorre molto tempo. Meglio, dunque, cercare di instaurare con loro un buon rapporto, invece di parlarsi a malapena e perseverare in musi lunghi. Il primo passo? Salutarli guardandoli negli occhi. Un “buongiorno” o un “come stai” detti con il sorriso possono fare la differenza: spesso, infatti, le difficoltà nascono dalla mancanza di comunicazione e di correttezza.

Guardare gli annunci di lavoro Secondo uno studio promosso da Espresso Communication per Sodexo, quasi sette lavoratori su dieci non sono pienamente soddisfatti del proprio impiego. Perché non sfruttare la pausa pranzo o il tragitto casa-lavoro sulla metro per scorrere gli annunci di lavoro? Non bisogna farlo con l’obiettivo di trovare subito un posto, quanto piuttosto per farsi un’idea degli ambiti in cui c’è maggiore domanda. Quindi, chiedersi se si hanno competenze in quel settore. Se così non fosse, mettersi alla ricerca di corsi per acquisirle.

Concedere un po’ di respiro agli occhi Chi lavora molte ore al Pc può essere soggetto a sintomi come scarsa o assente lacrimazione, secchezza e bruciore oculare, difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti. Tutta colpa della tendenza a contrarre i muscoli di occhi e fronte, per concentrarsi sul monitor e su ciò che sta facendo. Anche la luce del monitor può accentuare questo atteggiamento. Per questo, è fondamentale regalarsi delle piccole pause regolari. È sufficiente alzare la testa al soffitto, distogliere lo sguardo dal monitor, guardare fuori, chiudere gli occhi respirando lentamente.

Prepararsi al rientro a casa La sera, nel tragitto verso casa, non rimuginate su quanto successo al lavoro, ma cercate di voltare pagina. Invece di ripercorrere mentalmente la giornata appena conclusa, proiettarsi su ciò che ci aspetta una volta rientrati: evocare il profumo della propria casa, richiamare alla mente la voce dei propri figli, immaginarsi il momento in cui si aprirà la porta. Così facendo si allontanano le preoccupazioni e la frenesia e ci si prepara a vivere in maniera più consapevole quello che succederà di lì a poco.

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