Berlusconi ad Arcore con Daul: piena sintonia, stessa visione Ue. “Centrodestra vincente in Italia”

Berlusconi ad Arcore con Daul: piena sintonia, stessa visione Ue. “Centrodestra vincente in Italia”
Joseph Daul, presidente del Ppe, e il leader di Fi, Silvio Berlusconi
28 settembre 2017

“Come leader di Forza Italia, che è la principale forza politica che rappresenta in Italia il Partito popolare europeo, sento forte la responsabilità di mettere insieme i moderati e di portarli alla vittoria”. Silvio Berlusconi interviene al Tg5, prefigurando “una coalizione che deve avere ben chiari i connotati cristiani, liberali, europei e che deve guardare ai tanti elettori che sono disgustati, scoraggiati, delusi da questa politica e dal comportamento dei politici di professione che, per ragioni comprensibili non vanno a votare o, se ci vanno, esprimono un voto di protesta che non può incidere, e non incide, sul governo del Paese”. “Anche in Italia la sinistra ha esaurito la capacità di dare risposte ai gravi problemi che ci affliggono e la gente se n’è accorta – aggiunge l’ex premier -. Il centrodestra può e deve vincere anche da noi, nonostante la presenza di quelle forze come il Movimento Cinque Stelle che io chiamo ribelliste, che ci sono anche in Germania e in altri Paesi europei, ma che non arrivano ad avere i voti sufficienti per ottenere un risultato che li porti al governo del Paese”. Berlusconi, annuncia anche di aver “rivisto con grande piacere il mio amico Joseph Daul, presidente del Ppe, che ha avuto la cortesia di venirmi a trovare ad Arcore”. “Insieme abbiamo passato in rassegna i principali temi della politica europea e mondiale – evidenzia il leader di Fi -: dalla Brexit alle recenti elezioni in Francia e in Germania, fino ad arrivare alle gravi minacce che mettono in pericolo la sicurezza e la pace mondiale”. Il Cav parla di Daul “molto attento e informato sulla situazione italiana”. In sostanza, “ci siamo trovati in piena sintonia, sulla base dei comuni valori e della stessa visione di un’Europa che deve cambiare per essere protagonista nel mondo”. “Esco da questo incontro – conclude l’ex premier- con la convinzione che vi siano le condizioni affinché l’Italia torni a far valere il proprio peso sulle decisioni dell’Unione Europea”.

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