Berlusconi avverte, legittimato fascisti e Lega ma non vincono senza FI

Berlusconi avverte, legittimato fascisti e Lega ma non vincono senza FI
Silvio Berlusconi e Matteo Salvini
28 settembre 2019

“Lega e fascisti, se non avessero noi in coalizione non vincerebbero e sicuramente sarebbero incapaci di governare. Li abbiamo legittimati e costituzionalizzati noi”. Silvio Berlusconi rivendica per Forza Italia un ruolo cruciale nel destino del centrodestra e riallarga le distanze nell’alleanza di centrodestra. Tanto che Matteo Salvini in serata replica piccato: “qualcuno avvisi Berlusconi che parlare di fascismo nel 2019 non ha piu’ senso, lo lasci fare a quelli del Pd, a Saviano a Gad Lerner. Ormai si confrontano partiti a favore degli italiani e partiti contro gli italiani, telecomandati dall’estero. Chi si allea con la Lega deve avere ben chiaro questo: prima gli italiani”. Ancora piu’ dura la reazione di Fratelli d’Italia: che “tristezza”, noi siamo una “destra moderna, aperta, matura, che guarda al futuro e non al passato”.

Il Cavaliere definisce Forza Italia “il cuore, il cervello e la spina dorsale” del fronte alternativo al “governo delle quattro sinistre”, ma ammette che la sua creatura politica non puo’ prescindere dagli strumenti comunicativi che hanno fatto la fortuna anche dei rivali-alleati, Matteo Salvini in primis: lo fa “ridere” chi posta foto “mentre mangia un panino e dice ‘bacioni'”, ma spiega che “le campagne in tv non bastano piu'” e serve “aggredire internet e i social”, per rilanciare un partito che sondaggi danno “ancora all’8%”. La svolta social, annunciata in un Teatro Manzoni non del tutto pieno, davanti ai ‘seniores’ settentrionali del partito riuniti per un convegno sulle pensioni, prevede la creazione di “troupe di giovani” in grado di comunicare FI anche attraverso internet, dove “il 67% degli italiani forma la propria opinione politica”. “Per noi e’ incredibile ma e’ cosi'”, ha osservato l’ex premier, che alla vigilia dell’ottantatreesimo compleanno e’ rimasto sul palco oltre un’ora, con due interventi ricchi di aneddoti e barzellette, e di un velato riferimento all’indagine su di lui per la trattativa Stato-Mafia (“Avevano ancora paura di me”).

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Ma soprattutto di riflessioni sugli avversari dichiarati, Pd e M5s, e sulle alleanze da tarare, in una strategia per conquistare “i 7 milioni che non votano e si dichiarano moderati, liberali, di centro”. “Leghisti e fascisti nel ’94 noi li abbiamo fatti entrare al governo, li abbiamo legittimati e costituzionalizzati” ha rivendicato Berlusconi convinto della centralita’ di FI nell’asse con il Carroccio e FdI, con cui “siamo alleati ma ben diversi”: “Senza noi in coalizione non sarebbero centrodestra, ma una destra estremista. Il centrodestra deve esistere per il bene del Paese. Ma siamo distinti, non siamo populisti, sovranisti, non siamo arroganti ne’ incolti. Abbiamo studiato e lavorato, in Italia siamo i garanti della tradizione occidentale, liberale, democratica, cristiana, garantista”. Per il leader azzurro “il sovranismo e’ una bufala da mettere da parte, e’ un’idea stupida e stupido e’ chi ci crede”, e a chi pensa che la Lega stia svuotando FI ha replicato: “Non e’ vero, i nostri potenziali elettori sono delusi e disgustati dalla politica che non vanno piu’ a votare”. Allo stesso modo assicura di non temere le fuoriuscite verso Italia Viva. ” La prossima sfida e’ alle Regionali, dove “il centrodestra unito puo’ vincere anche nelle regioni rosse”, ma l’ex premier guarda anche alle politiche, “non a breve perche’ quelli si sono incollati alla poltrona”. Alla platea del Manzoni promette seniores candidati in ogni regione e poi un ministero della terza eta’.

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