Berlusconi irrefrenabile: “Grillo voleva farsi pagare in nero”

Berlusconi irrefrenabile: “Grillo voleva farsi pagare in nero”
L'ex presidente del Consiglio, Silvio Berlusoni
23 giugno 2017

Elezioni, squadra di governo e pagamenti “in nero”. Un Silvio Berlusconi irrefrenabile da quando è sceso in campo in prima persona per la campagna elettorale di queste amministrative. Il primo colpo lo sferra al leader dei Cinquestelle: “Grillo è un comico formidabile ma si voleva sempre far pagare in nero”. Il Cav tira tutte le frecce del suo arco nel corso di una serie di intervista tv e carta stampata. Per quanto riguarda gli equilibri politici nazionali, invece, “una nostra vittoria avrà certamente anche una ripercussione sulle prossime elezioni politiche”, sottolineando di “ricordare che si tratta pur sempre di elezioni amministrative, molto condizionate da fattori locali, quindi è saggio non trarne indicazioni affrettate a livello politico generale”. Non è assolutamente convinto che Romano Prodi possa tornare in campo, anche perché “l’ultima volta che la sinistra chiamò in causa Prodi fu in occasione dell’elezione del presidente della Repubblica e sappiamo tutti come andò a finire: lo tirarono in ballo ma poi lo lasciarono a ballare da solo”. In altri termini, “non credo che il Professore abbia voglia di ripetere l`esperimento”. L’ex premier lancia un sasso anche su un futuro governo di centrodestra. Matteo Salvini ministro degli Interni? “Farebbe certamente meglio di Alfano…”, in ogni caso, il leader leghista ha piena libertà di scelta sul dicastero eventualmente da guidare: “Comunque dove vuole Salvini”. E non nasconde le frizioni tra Lega e Fi sulla moneta europea. “Immagino che dovremo convincere Salvini perché l’euro è l’unico punto di dissidio di un programma discusso insieme con la signora Meloni e con il signor Salvini. Meloni chiedeva più misure di supporto ai giovani e sono state inserite nel programma. Salvini vuole che l’Italia esca dall’euro, noi sappiamo che costerebbe troppo e allora proponiamo il mantenimento dell’euro per l’import-export e varare una seconda moneta, la lira, per gli affari interni. Le Am-Lire hanno funzionato benissimo”.

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Tornando a Alfano, Berlusconi sembra averlo cancellato definitivamente dalla lista. “Difficile che i nostri elettori possano accettare che chi ha sostenuto per tre volte la sinistra al governo possa ritornare tra noi”, puntella. Quanto ad altri nomi della squadra, “Montezemolo sarebbe perfetto come ministro degli Esteri, ma anche un ritorno del nostro grande Frattini, che è stato un ministro degli Esteri assolutamente super”. Archivia le elezioni politiche anticipate in autunno, in quanto “si sceglierà di terminare la legislatura e si andrà a votare a febbraio-marzo”. Berlusconi si augura anche che “si torni a poter discutere della legge elettorale proporzionale, l’unica che funziona in un sistema tripolare”. C’è spazio pure per una battuta su Paolo Gentiloni, “persona cordiale, educata, gentile, da cui il nome…”. E alla provocazione di un intervistatore se vede vicino a Fi l’attuale premier, il Cav conclude: “Mah, noi abbiamo un programma rivoluzionario per uscire dalla drammatica situazione del nostro Paese, mettere fine all’oppressione fiscale, burocratica, e fare una riforma della giustizia”.

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