Berlusconi-Salvini verso rottura. Bernini: “Indisponibile a candidarmi”

Berlusconi-Salvini verso rottura. Bernini: “Indisponibile a candidarmi”
L'ex premier, Silvio Berlusconi (s) e il leader della Lega, Matteo Salvini
23 marzo 2018

Le diffidenze e i sospetti reciproci, finora raccontati solo nei retroscena giornalistici, esplodono platealmente mentre è in corso la seconda votazione per il presidente del Senato. A sorpresa, mentre Forza Italia continuava a ribadire di puntare sul nome di Paolo Romani a dispetto dei veti grillini, Matteo Salvini si presenta alle telecamere e annuncia: “La Lega sta votando per Anna Maria Bernini”. E spiega, anche, che si tratta di un “gesto di responsabilità all’interno del centrodestra” per “uscire dal pantano”. Di tutta fretta, Silvio Berlusconi, che a detta dello stesso segretario del Carroccio era stato pre avvertito, convoca i big di Forza Italia a palazzo Grazioli. E quello che ne segue è un comunicato di fuoco nei confronti della scelta della Lega. Perché si mettono nero su bianco alcune affermazioni, una più esplosiva dell’altra. “I voti al Senato ad Anna Maria Bernini, strumentalmente utilizzata, sono da considerarsi – si sostiene – un atto di ostilità a freddo della Lega che, da un lato rompe l’unità della coalizione di centrodestra e dall’altro smaschera il progetto per un nuovo governo Lega-M5s”. Poi, in serata, una nota personale di Berlusconi, riporta tutto alla casella iniziale: “La candidatura di Forza Italia rimane quella di Paolo Romani, scelta concordemente tra i tre leader del centro-destra e confermata da ultimo ieri sera nella riunione dei Capigruppo di tutte le forze politiche presenti in Parlamento”. E pochi muniti dopo, la Bernini annuncia la sua indisponibilità alla candidatura alla presidenza del Senato. “Non ne sapevo nulla, non sono stata avvertita”. “E’ del tutto evidente  – dice la senatrice di Fi – che sono indisponibile ad essere il candidato di altri senza il sostegno del presidente Berlusconi e del mio partito”. 

Leggi anche:
Tajani: Fi oltre 10% con accordo Riformatori sardi

Parole che sembrano segnare la fine dell’alleanza e, soprattutto, puntare il dito contro la strategia di Matteo Salvini. Di fatto, si squadernano quei sospetti che in questi giorni hanno costantemente animato le riflessioni di Berlusconi: la sensazione che il segretario del Carroccio stesse in realtà puntando più all’asse con i grillini (che lo escluderebbe) che all’unità del centrodestra. Tuttavia, dopo il comunicato da “guerra aperta”, è cominciato il lavorio dei pompieri. Una considerazione, più di tutte le altre, avrebbe fatto capolino nel summit a palazzo Grazioli: più che il timore di un governo Lega-M5s, la preoccupazione di un precipitare degli eventi che possa portare dritto al voto anticipato. Con una campagna elettorale in cui, peraltro, Salvini potrebbe completare la sua Opa sul centrodestra e Forza Italia in particolare. Per questo, nelle ultime ore, si starebbe ragionando sulla possibilità di fare un “quarto nome”, e quello che circola con più insistenza è quello della senatrice di Fi, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Le trattative sono appena iniziate e non è escluso che ci sia un nuovo contatto diretto, incontro o telefonata, tra i tre leader del centrodestra. Eventualità che, comunque, dovrebbe superare l’ira funesta che in questo momento Berlusconi prova nei confronti del giovane alleato. L’appuntamento è per domani alle 10.30, quando si terrà la terza votazione che, in caso di mancata elezione, consentirà comunque di individuare i due nomi che andranno al ballottaggio.

Leggi anche:
Autogol Lega su Autonomia, assente manda sotto maggioranza. E' caos

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti