Berlusconi stoppa sprint Renzi su Italicum: i miei frenano

Berlusconi stoppa sprint Renzi su Italicum: i miei frenano
5 novembre 2014

di Enzo Marino

Un incontro “non decisivo” e sicuramente meno “conviviale” dei precedenti. Questa volta il colloquio tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi per discutere della legge elettorale si sarebbe concluso – dopo due ore – con un certo nervosismo. Soprattutto da parte del premier che, non a caso, ha immediatamente accolto la richiesta di Angelino Alfano di tenere un vertice di maggioranza sull’Italicum. Al leader azzurro, accompagnato da Gianni Letta e Denis Verdini, sono state illustrate le ipotesi di modifica gia’ presentare ieri ai gruppi parlamentari Pd: premio alla lista, soglia al 40%, sbarramento al 5%. E per far accettare a Berlusconi il premio alla lista, Renzi avrebbe offerto anche la garanzia di un “congruo numero” di parlamentari ‘nominati’ dalle segreterie dei partiti. Un compromesso potrebbe essere raggiunto su un meccanismo – ancora tutto da individuare – che veda circa il 70% di eletti scelti dai cittadini (magari con le preferenze) e il 30% di eletti ‘bloccati’. Che si stia lavorando su questa soluzione lo conferma anche il ministro Maria Elena Boschi: “E’ un’ ipotesi da valutare insieme agli alleati”.

Ma la risposta di Berlusconi non sarebbe stata positiva. “Io considero il premio alla lista una opportunita’ per il bipartitismo, ma su questo – avrebbe ammesso – rischio di non tenere i miei. Loro frenano”. Per questo si sarebbe riservato di affrontare la questione domani durante l’incontro con i gruppi di Forza Italia convocati alla Camera per le 16. Atteggiamento che avrebbe irritato il premier che, riferiscono fonti parlamentari Pd, “sul premio di lista aveva gia’ ricevuto un si’ da Berlusconi”. D’altra parte, l’ex premier sa bene che i parlamentari azzurri sono da tempo piuttosto agitati rispetto alle soluzioni calate dall’alto o atteggiamenti troppo supini rispetto alla maggioranza di Matteo Renzi. In molti da tempo gli vanno ripetendo che, una volta incassata la legge elettorale, il segretario Pd li porterebbe al voto anticipato: scenario che dalle parti del Cav vogliono evitare. Non solo: fonti Pd, ragionando sulla cautela di Berlusconi, guardano ai movimenti nel centrodestra: “Probabilmente l’ascesa di Salvini gli sta facendo pensare che il premio di lista sia pericoloso per lui, e magari vorrebbe rimanere col premio alla coalizione”.

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