Berlusconi “vede” governo tregua, Lega guarda ai Cinquestelle

Berlusconi “vede” governo tregua, Lega guarda ai Cinquestelle
L'ex premier, Silvio Berlusconi
4 maggio 2018

Mentre sul governo si registra ancora impasse, dossier importanti sono in arrivo alle Camere. La vera partita ci sara’ sul Def, bisognera’ capire se e’ vero – come dicono in FI e Fdi – che la Lega intenda far si’ che sia un esponente del Movimento 5 stelle il relatore del provvedimento. “Sarebbe – denunciano gli azzurri – una cosa gravissima”. Ancora nessun passo ufficiale nel Carroccio ma il clima nella commissione speciale sta diventando incandescente con il dem Boccia che questa mattina durante la riunione ha accusato i vincitori delle urne del 4 marzo di voler trasformare il Def “in un manifesto elettorale”. E’ risaputo che Salvini guarda ancora al Movimento 5 stelle, ritiene possibile solo un esecutivo con il centrodestra e grillini. Si e’ detto pronto all’incarico sulla base di una piattaforma programmatica, anche se tra i parlamentari del Carroccio c’e’ il convincimento che difficilmente il Capo della Stato possa promuovere un’operazione che sulla carta non ha i numeri.

Il Cav punta su esecutivo di minoranza con un gruppo di responsabili

La prospettiva indicata piu’ volte anche da Berlusconi di un esecutivo di minoranza dovrebbe prevedere subito la formazione di un gruppo di responsabili. Nel centrodestra continuano a fare calcoli, certificano che i grillini sono spaccati sul voto ma al momento questo piano non decolla affatto. Per questo motivo Berlusconi e’ pronto nel caso a passare di nuovo al suo progetto originario. Oggi c’e’ stato un breve contatto con Salvini, altre telefonate (possibile un incontro a Milano) potrebbero arrivare nei prossimi giorni prima che la delegazione del centrodestra si presenti compatta al Quirinale, ma l’ex premier ha gia’ invitato il suo alleato a sgretolare il muro sull’ipotesi del governo del presidente. Ha ricordato ai fedelissimi come sia stato il primo a lanciare appelli alla responsabilita’, sostiene che occorra dare piena disponibilita’ al Capo dello Stato. Ha ragionato, spiegano i suoi, sulla possibilita’ che Lega e M5s si mettano d’accordo per dare – se non ci fosse un preincarico a Salvini – perlomeno un appoggio esterno ad un governo di tregua, facendo si’ che nasca un governo con dei punti ben precisi: sterilizzazione dell’aumento dell’Iva, legge di bilancio, no all’immigrazione clandestina.

Patto M5s-Lega su legge elettorale con premio di maggioranza

Insomma un patto M5s-Lega, pure sulla legge elettorale con la modifica del Rosatellum con un premio di maggioranza. Ma il partito di via Bellerio punta al merito: in un governo del presidente sarebbe impossibile avere il via libera sulla flat tax e la cancellazione della Fornero. E non e’ pensabile che il Movimento 5 stelle vada all’opposizione, libero di aizzare la piazza e gridare al golpe per un altro esecutivo tecnico. “Basta litigi. O c’e’ un governo o c’e’ il voto”, ha spiegato Salvini oggi. Qualora si arrivasse alle urne anticipate, l’auspicio del partito azzurro e’ che Berlusconi possa essere candidabile. Ma l’avvertimento arrivato al segretario del Carroccio e’ che le elezioni potrebbero far perdere voti anche al partito di via Bellerio. Per FI Salvini sta riflettendo sul governo di tregua ma dalla Lega per ora non c’e’ una porta aperta. Si continua a guardare al Movimento 5 stelle e ad escludere il Pd. E a dire no anche all’eventualita’ che un governo presieduto magari dal presidente del Senato Casellati faccia si’ che sia un esponente dem ad occupare lo scranno piu’ alto di palazzo Madama.

Leggi anche:
Consulta, fumata nera Parlamento per elezione di un giudice

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti