Bimbi…muoversi! Climb, il progetto FBK che ha conquistato i G7

10 luglio 2017

Internet of thing e gioco come strumenti per educare i bambini a non essere sedentari e anche per ottenere una significativa riduzione dell’impatto ambientale dovuto ai tragitti casa-scuola. E’ l’idea che ha dato vita a “Climb”, progetto realizzato, in collaborazione, da Comune di Trento e Fondazione Bruno Kessler e che è stato riconosciuto come “buona pratica” meritevole di rappresentare l’Italia al G7 Trasporti, svoltosi a Cagliari. “Il progetto Climb nasce da un semplice idea – spiega Elisabetta Farella membro dell’iniziativa “Smart Community” di FBK – I bambini per crescere devono diventare autonomi, avendo fiducia in se stessi e nell’ambiente circostante. Invece succede che si sostano da un luogo all’altro stando sempre seduti all’interno di un’automobile, vivendo il mondo dal finestrino. E ciò ha un impatto sul loro sviluppo psicofisico e cognitivo negativo. Con il progetto Climb vogliamo fare un piccolo passo verso la soluzione del problema. Ci focalizziamo sui percorsi casa scuola, supportando con la tecnologia percorsi di mobilità sostenibile e attiva dei bambini”. Climb può essere raccontato nella sua componente tecnologica come l’evoluzione smart di “Pedibus”, il pullman a piedi già diffuso in molti centri.

Un sensore di prossimità inserito nel ciondolo affidato al bambino costituisce il pilastro di tutta la organizzazione informatizzata del Pedibus che gira su una app consultabile dallo smartphone del genitore “autista”. Tematica semplice da dire, ma non certo da realizzare. “Ovviamente ci sono dei problemi tecnologici dietro, perché vogliamo fare una tecnologia invisibile all’utente, che non assorba la sua attenzione – aggiunge Farella – Quindi abbiamo creato tutto in modo che funzioni in modo automatico: i bambini hanno un sensore nel proprio zaino e non devono fare altro che avvicinarsi al conducente che ha l’applicazione che riceve l’informazione che il bambino è arrivato alla fermata. Analogamente a scuola trovano il loro viaggio già memorizzato in una lavagna. La tecnologia è vissuta non come un qualcosa che assorbe l’attenzione del bambino, ma lo rende attivo e sociale”. Nella sua componete ludica, invece, Climb si configura come una sfida collaborativa all’interno della classe a sommare chilometri percorsi in modo sostenibile per raggiungere sulla lavagna tappe e destinazioni che si intrecciano con l’attività didattica. In tre mesi, nella scuola primaria di Vela a Trento – dove è stata applicato in via sperimentale – Climb ha coinvolto 100 bambini con 4400 viaggi casa-scuola dei quali solo 31 in auto, con il miglioramento delle abitudini di mobilità dei bambini e la scomparsa degli ingorghi fuori scuola. “Lo abbiamo portato al G7 Trasporti dove lo abbiamo presentato ad una platea nazionale e internazionale – conclude la ricercatrice FBK – Ci stanno contattando grazie al G7 anche da altre scuole di Italia e inizieremo a rendere la soluzione capace di funzionare anche fuori: Ci sarà un lavoro per rendere il sistema esportabile altrove”.

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