Blitz delle forze dell’ordine nella parrocchia di Vicofaro (Pistoia), dove ha sede il centro di accoglienza gestito da don Massimo Biancalani, il prete che accoglie i migranti, anche di recente al centro di polemiche. Un gruppo interforze con personale di polizia, carabinieri, vigili urbani, guardia di finanza, Asl, ispettorato del lavoro e vigili del fuoco sono intervenuti mentre alla ‘Pizzeria del rifugiato’, questo il nome del luogo di ritrovo della parrocchia, era in corso una cena.
Hanno effettuato una serie di controlli durati circa un paio d’ore. In queste verifiche sono stati esaminati i documenti dei migranti che c’erano. Ma e’ stato controllato il rispetto dell’ordinanza del Comune – che aveva stabilito come non idonei i locali dove vengono ospitati gli immigrati – e la sicurezza dei luoghi (antincendio, vie di fuga, estintori, spazio vitale, ecc.) controllata, quest’ultima, dai vigili del fuoco. Attualmente Vicofaro accoglie una sessantina di migranti, alcune decine meno di quando l’ordinanza del Comune ha intimato al parroco di non utilizzare alcuni locali per rischi in termini di sicurezza.
Da allora 15 migranti dormono dentro la chiesa. In azione anche ispettori del lavoro e guardia di finanza, che si sono concentrati sull’attivita’ della pizzeria e su chi ci lavora. Al riguardo non sarebbero scattate subito notifiche di multe o sanzioni, ma potrebbero arrivare nei prossimi giorni. Il blitz e’ stato definito da don Biancalani, su Facebook, “pazzesco”. “In un paese retto da una Costituzione democratica, nata dalla Resistenza contro la dittatura fascista, sono inammissibili episodi come quello avvenuto ieri sera”, commenta invece Vannino Chiti (Pd) che lo definisce “un fatto grave che colpisce i diritti di liberta’ sanciti dalla Costituzione”.
L’ex senatore si augura che in Parlamento “ne sia chiesto conto al ministro degli Interni. Sottovalutare atti grandi o minori che colpiscono i diritti fondamentali di democrazia e di liberta’, sarebbe un tragico errore”. Sull’accaduto l’ Anpi Pistoia parla di “episodi normali per uno stato di polizia ma non accettabili in una Repubblica democratica”. Francesco Laforgia, senatore di Leu, annuncia: “Domani stesso depositero’ un’interrogazione a Salvini, il quale dovra’ rispondere del blitz” a Vicofaro. E stasera altra cena, di solidarieta’, nei locali della parrocchia.
