Bonisoli, bonus cultura verrà rimodulato e corretto

Bonisoli, bonus cultura verrà rimodulato e corretto
11 luglio 2018

“Il Bonus cultura verrà rimodulato e corretto in modo da pianificare misure a lungo termine tali da stimolare la ricerca di cultura fra i giovani, non solo i diciottenni, ed evitare le distorsioni verificatesi nel passato”. E’ risposta del ministro dei Beni Culturali Bonisoli all`interrogazione dei senatori Malpezzi e Rampi avente oggetto il bonus cultura ai diciottenni. “Alla predisposizione delle necessarie modifiche -chiarisce il ministro – provvederà un`apposita commissione di esperti che, partendo dall`analisi di come i fondi sono stati utilizzati e dopo aver recepito le esigenze di tutte le persone e i soggetti coinvolti, individuerà i correttivi indispensabili per assicurare al bonus cultura un ruolo fondamentale nello sviluppo della cultura tra i giovani”.

“Nel primo anno di vita, il 2016, – riferisce il ministro – il ministero ha trasferito alla Consap 165.000.000 di euro a fronte di copertura finanziaria che per ogni anno è di 290 milioni di euro. Il che vuol dire che in un anno non abbiamo utilizzato 125 milioni di euro e personalmente penso che questa sia una grave mancanza di utilizzo di risorse pubbliche. Per il 2017 sono già stati trasferiti 100 milioni di euro ma il dato è ancora parziale e nonostante questo mi aspetto che gran parte delle somme accantonate non saranno spese. Come sono stati spesi questi soldi? Per il 2017. Il 65,23%, cioè quasi i due terzi, è stato usato per acquistare libri, il 12,42 in musica registrata, il 10,45 in concerti, l`8,72 per cinema e quote molto più basse, tra lo 0,4 e il 2% per eventi culturali, formazione, teatro e danza e visite a musei, parchi naturali e aree archeologiche”.

“Senza vis polemica volevo ricordare – aggiunge il ministro – che la possibilità di acquistare libri non era prevista originariamente nel disegno di legge ma è stata permessa da un emendamento del M5s, primo firmatario l`attuale sottosegretario del ministero dei Beni culturali Gianluca Vacca, che prevedeva l`estensione dell`acquisto di libri che originariamente non era previsto. Senza l`emendamento del Movimento 5 Stelle due terzi del bonus cultura non sarebbe stato speso”. “Rimangono le perplessità riguardo al bonus cultura. Non ha nulla di strutturale. Non prevede alcuna misura premiale, né tiene conto delle diverse situazioni economiche delle famiglie. Per questo motivo è intendimento di questo Ministero predisporre un programma strutturale per la promozione del consumo culturale, che associ progetti di diffusione della cultura nelle scuole, con incentivi agli acquisti di prodotti e servizi, a partire dal 2020”, conclude.

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