Borsellino: Crocetta mi taceva tutto, ecco perché ho lasciato. Gelli: “L’assessore getta ombra inquietante su sanità siciliana”

Borsellino: Crocetta mi taceva tutto, ecco perché ho lasciato. Gelli: “L’assessore getta ombra inquietante su sanità siciliana”
21 luglio 2015

“Fin dal primo giorno ho avuto ben chiaro che nei miei confronti c`era un clima di ostilità e di diffidenza”. Lo spiega in in un’intervista a “Repubblica”, Lucia Borsellino, ex assessore alla Sanità della Regione Sicilia e figlia di Paolo, il magistrato ucciso dalla mafia. “Ho deciso di interrompere definitivamente questa esperienza – chiarisce – quando ho avvertito la grande distanza che vi era tra me e le reazioni pubblicamente rese dal presidente di fronte all`arresto del dottor Tutino, volte a minimizzare quanto accaduto”. Borsellino sottolinea “io sono stata leale con lui” mentre il presidente Crocetta “non mi ha detto tutto”. Alla domanda se ci fu un confronto col governatore su Tutino e sulle dichiarazioni alla Procura, Borsellino risponde “no, di quello non potevo certo parlargli. C`era un`indagine in corso. Ma sotto il profilo istituzionale non gli ho taciuto proprio nulla. Al contrario ho appreso dai giornali che lui sapeva che il dottor Tutino parlava male di me e questo lui non me lo ha mai detto”.

“Le parole di Lucia Borsellino gettano un’ombra inquietante su tutta la sanità siciliana. Serve fare subito chiarezza su una situazione da risolvere al più presto con un intervento non più prorogabile – dichiara Federico Gelli, deputato e responsabile sanità del Pd -. Il Governatore Crocetta si faccia un esame di coscienza su come ha realmente amministrato la Regione e rifletta bene sulle parole del suo ex assessore a cui difficilmente si può restare indifferenti. Il ‘coacervo d’interessi’ e ‘gli interessi personali’ che stanno dietro la sanità siciliana di cui parla Borsellino, se corrispondenti a vero, non possono che alimentare un senso si disorientamento generale in un quadro evidentemente già molto complicato. Per il bene dei cittadini e della Sicilia – ha concluso l’esponente democratico – bisogna uscire presto da questa situazione di forte imbarazzo”.

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