Brexit, Londra annuncia bozza “accordo tecnico” con l’Europa

13 novembre 2018

I negoziatori britannici e dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo sulla Brexit “a livello tecnico”, e la relativa bozza sarà sottoposta domani all’esame del governo di Londra: la conferma ufficiale è arrivata da un comunicato diffuso da Downing Street. Il governo britannico si riunirà domani alle 15 ora italiana “per valutare la bozza dell’accordo raggiunto dalle delegazioni negoziali a Bruxelles, e decidere sulle prossime iniziative da adottare”, si legge nel comunicato; l’accordo, se supererà lo scoglio del governo, dovrebbe essere poi approvato anche dal Parlamento nonché dagli altri Ventisette Paesi membri dell’Ue.

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Secondo quanto riferito da varie fonti, i ministri dell’esecutivo guidato dal premier Theresa May sono stati convocati individualmente a Downing Street per esaminare il testo (500 pagine di accordo tecnico e una quindicina di accordo politico) in vista della riunione di domani; nessuno potrà tuttavia portar via una copia per evitare fughe di notizie. L’accordo risolverebbe in particolare la questione fondamentale della frontiera fra la Repubblica d’Irlanda e l’Irlanda del Nord, fino ad ora il principale ostacolo ad una soluzione. Oltre al consiglio dei ministri britannico domani è in programma a Bruxelles anche un vertice degli ambasciatori dei 27 Paesi membri dell’Ue.

Le prime reazioni interne all’accordo – che non riguardano però alcun esponente dell’esecutivo – non sono peraltro incoraggianti: Boris Johnson, ex ministro degli Esteri britannico, ha annunciato di voler votare in Parlamento contro la bozza, giacché questa prevederebbe la permanenza di Londra nell’Unione doganale e in gran parte del mercato unico: “E’ roba da Stato vassallo, del tutto inaccettabile, la Gran Bretagna sarà vincolata da leggi sulle quali non ha alcuna voce in capitolo”. Stando a Johnson l’accordo non salvaguarderebbe neanche l’unione della Gran Bretagna, dal momento che vi saranno dei controlli doganali sul mare d’Irlanda e per alcuni aspetti “Dublino avrà più voce in capitolo sull’Irlanda del Nord che non Londra”.

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Un giudizio al momento negativo lo ha espresso anche il leader dell’opposizione laburista, Jeremy Corbyn: “Analizzeremo i dettagli dell’accordo quando verranno resi disponibili, ma dalla maniera dilettantesca con cui sono stati gestiti i negoziati è improbabile che si tratti di un’intesa positiva per il Paese”, si legge in un comunicato diffuso dal leader laburista. Soprattutto, il Dup, princiale partito unionista nordirlandese, ha avvertito che un accordo che non salvaguardi l’unione della Gran Bretagna e penalizzi in qualche modo le relazioni commerciali dell’Irlanda del Nord con il resto del Regno Unito significherebbe il ritiro del sostegno all’esecutivo, oltre che un voto in Parlamento contro l’intesa.

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