A Budapest Italia spuntata, chiude senza ori

A Budapest Italia spuntata, chiude senza ori
24 luglio 2019

L’Italia della scherma si scopre spuntata ad un anno dalle Olimpiadi di Tokyo. Il mondiale di Budapest si e’ chiuso senza medaglie d’oro per gli azzurri, capaci di raccogliere un argento e sette bronzi. Non accadeva dall’edizione di Losanna, nel 1987. Le ultime speranze di non ripetere il flop di 32 anni fa erano affidate alle squadre del fioretto maschile e della sciabola femminile. Ma entrambe hanno ceduto nelle rispettive semifinali e cosi’ l’obiettivo massimo sono diventati due bronzi, da contendere a Russia (uomini) e Corea del Sud (donne). E’ arrivato solo quello del fioretto, con la vittoria 45-32. Alessio Foconi, Daniele Garozzo e Giorgio Avola hanno cosi’ riscattato in parte l’incrocio precedente, nel quale l’Italia aveva sprecato la chance per l’oro perdendo malamente con la Francia (45-32). Una sfida in equilibrio fino al 21 pari.

Poi i transalpini hanno cambiato ritmo e per gli azzurri si e’ spenta la luce. Pesantissimi alcuni parziali subiti, come il 5-0 di Cassara’ contro Pauty o il 5-1 di Foconi contro Lefort. Contro la Russia (superata in semifinale dagli Stati Uniti) gli azzurri hanno recuperato un assalto complicato di Avola, subentrato nell’ultima sfida ad Andrea Cassara’, infortunatosi in semifinale. Decisivi gli assalti di Foconi (spento contro la Francia, si e’ rifatto contro i russi con un prepotente +10) e di Garozzo. “Puntavamo a qualcosa in piu’ ma non e’ una medaglia da buttar via – e’ stato il commento dei fiorettisti italiani – La nota positiva e’ stato il riuscire a scaricare la rabbia per la sconfitta in semifinale ed incanalarla positivamente per la finale per il terzo posto. Siamo stati bravi soprattutto a mantenere la calma ed a non disunirci quando la Russia ha provato a rimontare”.

Leggi anche:
La Roma conferma De Rossi: leadership, rispetto e coraggio

Niente da fare, invece, per il quartetto delle sciabolatrici. Come lo scorso anno a Wuxi 2018, il bronzo e’ sfuggito nella finale per il terzo e quarto posto contro la Corea del Sud, a sua volta battuta in semifinale dalla Francia. Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Martina Criscio e Sofia Ciaraglia hanno ceduto 45-35. “L’amarezza e’ tanta – hanno commentato le azzurre – perche’ non e’ questa la posizione che meritiamo. Abbiamo fatto degli errori e sappiamo gia’ su cosa dovremo lavorare. Probabilmente – hanno ammesso le sciabolatrici italiane – dobbiamo mettere piu’ cuore. Adesso pensiamo a ricaricare le batterie e prepararci sin da subito per la nuova stagione”. Le sciabolatrici, dopo aver brillantemente superato per 45-38 le padrone di casa dell’Ungheria, si erano fermate in semifinale, sconfitte dalla Russia col punteggio di 45-37. Per l’Italia un mondiale con piu’ luci che ombre, e l’oro resta un tabu’.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti