Cagnotto: “Io portabandiera a Rio? Se me lo chiedono ci sto”

Cagnotto: “Io portabandiera a Rio? Se me lo chiedono ci sto”
21 ottobre 2015

Tania-CagnottoTaglio del nastro al centro di preparazione olimpica del Coni “Giulio Onesti”, a Roma, per la palestra per i tuffi, realizzata grazie agli investimenti della Coni Servizi e alla collaborazione della Federazione Italiana Nuoto. Una struttura che definisce il complesso dei Tuffi che fu inaugurato tre anni fa. “Con questa struttura ci siamo definitivamente adeguati al resto del mondo” il pensiero del presidente del Coni Paolo Barelli. La struttura completa all’interno del complesso dell’Acquacetosa è composta da una piscina di 25 metri con tribuna lineare e da una vasca per i tuffi dotata di piattaforma da 10, 7, 5 e 3 metri, da due trampolini da 3 metri, tre trampolini da 1 metro, da una buca per gli allenamenti a secco con due trampolini e una piccola tribuna, e da un locale “palestra” dotato di macchinari d’eccellenza.

Nella vasca dei tuffi sono disponibili telecamere esterne e subacquee che riprendono i salti da tutte le angolazioni consentendo la visione immediata e la successiva analisi biomeccanica attraverso la registrazione automatica su un computer in sala regia. Presenti il responsabile della preparazione olimpica e vice segretario generale del Coni, Carlo Mornati, e la squadra azzurra al completo, con la pluricampionessa Tania Cagnotto, che proprio in questi giorni è in collegiale all’Acquacetosa ed ha parlato della possibilità che possa essere portabandiera a Rio: “Sicuramente non dirò di no se me lo chiedono, sarebbe un onore immenso. Sarei felicissima ma so anche che ci sono altre atlete che se lo meriterebbero. Se non verrò scelta sfilerò magari dietro di loro, quindi va bene lo stesso. Kazan mi ha dato una bella spinta. Sono felice e pronta ad affrontare questo ultimo anno olimpico per me. Mi divertirò arrivando al massimo delle mie possibilità”.

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