Calcio: Babacar in extremis, Fiorentina supera Palermo 2-1

Calcio: Babacar in extremis, Fiorentina supera Palermo 2-1
5 dicembre 2016

Babacar uomo della provvidenza al ‘Franchi’ per una Fiorentina che sembrava destinata ad incamerare l’ennesimo pari casalingo. A salvare la situazione, e forse anche la panchina di Sousa, e’ il bomber viola, che nell’ultimo recupero sigla di testa il 2-1 con cui finisce al tappeto il Palermo. In precedenza, una splendida punizione di Jajalo aveva risposto al rigore perfetto di Bernardeschi. I viola tornano a sorridere in casa e salgono a 23 punti in classifica, i siciliani restano in coda a quota 6 ma con la consapevolezza di poter cominciare un nuovo campionato. Privo dello squalificato Rodriguez, Sousa propone la coppia di difensori centrali Tomovic-Astori, conferma Bernardeschi e, in fase offensiva, si affida al tandem Babacar-Kalinic. Corini e’ invece in piena emergenza: Goldaniga, Gonzalez e Diamanti sono fuori per squalifica, Henrique, Gonzalez, Rajkovic, Giuliano, Bentivegna e Trajkovski affollano l’infermeria. Spazio allora a Nestorovski punta unica, supportato sulla trequarti da Quaison. Viola in difficolta’ nel giro palla difensivo in avvio di ripresa e al 5′ Giacomelli giudica lecito il contatto in area tra Tomovic e Quaison, ritenuto invece da rigore per i rosanero. All’11’, Vecino crossa, Kalinic si avventa in tuffo e insacca, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Lentamente la partita si anima ed i padroni di casa cominciano a marcare il territorio, creando due chance niente male: al 18′ Vecino sfiora il legno con una sberla dalla distanza, al 20′ Posavec sbarra la strada al piattone di Kalinic.

Ripartenza siciliana al 21′ ma Quaison, imbeccato da Hiljemark, inzucca oltre lo specchio. I rosanero provano ad alzare il baricentro ma la Fiorentina e’ sempre pericolosa e, dopo un errore di Kalinic, che si divora il gol sotto porta, trova il vantaggio al 33′: la conclusione di Tello finisce sul braccio di Aleesami, Giacomelli ci pensa un po’, poi decreta il rigore. Bernardeschi si accomoda e realizza di precisione. Al 36′ i viola sarebbero sul 2-0 se l’arbitro non annullasse il tap-in di Babacar, inizialmente convalidato, per una presunta carica del senegalese su Posevac. I padroni di casa dominano e, prima dell’intervallo, sfiorano ancora il bis in due occasioni: al 41′ Posavec chiude lo specchio ancora a Babacar (foto), al 42′ l’estremo ospite compie un mezzo miracolo su stacco di Vecino. In avvio di ripresa, la dura legge del gol. Al primo tiro indirizzato in porta, il Palermo pareggia: la punizione di Jajalo e’ magistrale, Tatarusanu non puo’ arrivarci e l’1-1 e’ servito. Gli ospiti trovano spazi inattesi e Quaison, al 12′, fa calare un brivido alla ‘Fiesole’ con una volee che sfiora la traversa. I due tecnici iniziano a pescare dalla panchina forze fresche, Sousa fa uscire Bernardeschi per Zarate e il pubblico non gradisce granche’. Il match e’ quasi bloccato e al 35′ una bella ripartenza viola si chiude con una botta di Astori decisamente out. Sembra tutto deciso ma, nell’ultimo recupero, ecco la zampata viola, un colpo di testa in mischia di Babacar che porta in estasi la Fiorentina e condanna il Palermo.

SOUSA “Spero che questa vittoria rappresenti la svolta per le partite in casa ma l’hanno voluta soprattutto i ragazzi che hanno saputo soffrire e poi vincerla alla fine. Al gol di Babacar ho visto tutti i ragazzi correre insieme ad abbracciarsi: questo e’ stato il momento piu’ bello della serata”. Cosi’ il tecnico della Fiorentina Paulo Sousa, a Sky Sport, dopo la vittoria sul Palermo. Babacar, ha aggiunto, sta crescendo “tantissimo nell’atteggiamento e nella capacita’ di intendere il gioco. E’ disponibilissimo e ci sta aiutando tanto. Crescera’ ancora”. “So che quando abbiamo molti giocatori offensivi siamo piu’ vulnerabili in difesa – ha continuato – perche’ gli esterni danno molta velocita’ al gioco ma il centrocampo non riesce ad accompagnare con le giuste distanze. Le partite si vincono mantenendo il controllo del gioco ma non si vince solo col possesso palla. Voglio un gioco che ci permetta di comandare in tutti e tre i reparti ma anche di finalizzare. Non contano il numero delle punte o il possesso palla. Bernardeschi? Il suo futuro – ha concluso – e’ al centro ma nel calcio moderno non basta saper fare la mezza punta, devi saperti muovere anche all’esterno”.

CORINI “E’ una sconfitta che sa di beffa. La squadra ha approcciato bene la gara rendendosi molto pericolosa in attacco nel primo tempo e nonostante lo svantaggio siamo riusciti a fare una gran partita segnando anche il gol del pareggio e mettendo in campo una prova di grande voglia che ci ha addirittura fatto rischiare di vincere. Il risultato e’ immeritato e per questo sono comunque molto soddisfatto della risposta dei ragazzi che hanno mostrato quanto hanno voglia di fare bene”. Cosi’ l’allenatore del Palermo, Eugenio Corini, al suo esordio sulla panchina dei rosanero, ha commentato, ai microfoni di Mediaset premium, la sconfitta per 2-1 rimediata al Franchi contro la Fiorentina. “Io credo molto nelle qualita’ di questa squadra che oggi ha giocato una gara encomiabile – ha poi continuato – La salvezza non e’ impossibile e lo dico perche’ una situazione simile la affrontai alla mia prima stagione al Chievo ma alla fine riuscimmo a salvarci nonostante tutti i pareri negativi a riguardo. Di certo sara’ un percorso difficile ma abbiamo le qualita’ per tirarci fuori da questa brutta situazione di classifica. E’ vero che viviamo un momento molto delicato – ha concluso -, ma sappiamo di potere e dovere migliorare provando a guadagnarci qualche punto prima della sosta”.

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