Calcio: ultras tentano assalto a veronesi, guerriglia a Napoli

6 gennaio 2018

Un piccolo esercito di circa duecento persone per un tentato agguato ai tifosi del Verona in arrivo alla Stazione Centrale. È cominciata così la mezz’ora di guerriglia urbana intorno alle 13.15 su Corso Arnaldo Lucci, la lunga strada che porta alla stazione: in arrivo ci sono circa duecento tifosi veronesi in treno, le forze dell’ordine presidiano l’area con cento uomini, i blindati e l’elicottero che vigila. Improvvisamente arriva il gruppo di ultras che sbuca dal rione popolare “Case nuove”. Hanno bastoni, sassi, bottiglie, petardi si avvicinano al cordone di polizia e tentano di sfondare. Parte la carica delle forze dell’ordine, ci sono scontri. I cento tifosi più facinorosi non vogliono rinunciare e i respingimenti delle forze dell’ordine durano per circa venti minuti, tra gli sguardi impauriti dei turisti alla stazione e dei residenti dai palazzi che si affacciano sulla strada. Alla fine saranno cinque gli agenti contusi, mentre gli ultras cercano di dare fuoco ai cassonetti lanciandoci dentro i fumogeni accesi. La polizia ferma uno dei tifosi che viene denunciato in stato di libertà per l’aggressione agli agenti. I tifosi veronesi vengono poi trasferiti allo stadio sui bus scortati, senza altri incidenti. Al San Paolo per tutto il match continua lo scambio di insulti tra i tifosi del Napoli e i circa trecento del settore ospite verso il quale dalla Curva A partono anche diverse bombe carta. Alla fine della gara dallo stadio, quando ormai il Napoli ha conquistato la vittoria, parte il coro ‘Tornerete, tornerete in serie B’ diretto ai sostenitori veronesi. Ed e’ l’attacco meno pesante della giornata.

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