Camera dice no agli arresti domiciliari a Sozzani, maggioranza si spacca. Bagarre

18 settembre 2019

L’Aula della Camera ha negato l’autorizzazione all’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del deputato di Forza Italia Diego Sozzani. La votazione e’ avvenuta per scrutinio segreto. L’esito del voto e’ stato accolto da un applauso di parte dell’emiciclo, in particolare dei deputati azzurri. I voti contrari all’autorizzazione a procedere alla misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Sozzani sono stati 309, i favorevoli 235.

L’Aula, quindi, ha ribaltato la votazione che si era svolta lo scorso luglio in Giunta per le autorizzazioni che aveva dato il via libera alla misura cautelare, con il si’ anche del Pd oltre che del Movimento 5 stelle. Anche oggi, in dichiarazione di voto, il Pd con Alfredo Bazoli ha confermato il voto favorevole all’autorizzazione, spiegando di non ravvisare il fumus persecutionis. La votazione si e’ poi svolta a scrutinio segreto, e così l’Assemblea ha ribaltato il parere a favore dell’applicazione della misura espresso, a fine luglio, dalla Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio, con il consenso di M5S e Pd, come detto. Rivolgendosi all’Aula Sozzani si e’ proclamato innocente e non ha partecipato alla votazione per “permettere di votare con il massimo della autonomia”.

L’Assemblea aveva prima respinto la richiesta di utilizzazione delle intercettazioni, sempre riguardanti la posizione del deputato Fi, sostenuta dal solo gruppo M5S. Di certo, nella prima votazione all’indomani della nascita del governo giallorosso, Pd e M5s e Leu votano in maniera difforme. Pd e Leu da una parte, uniti, M5s dall’altra. L’Aula della Camera nega quindi al tribunale di Milano l’autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni relative all’inchiesta che coinvolge il deputato di Forza Italia Diego Sozzani. Solo il Movimento 5 stelle ha votato a favore dell’autorizzazione. L’Aula ha quindi approvato la relazione della Giunta per le autorizzazione che si era espressa contro la richiesta del Gip. I voti a favore della relazione della Giunta sono stati 352, i voti contrari 187, 2 gli astenuti.

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Inevitabile la bagarre in Aula. Il pentastellato Davide Zanichelli ha infatti espresso “disappunto per questa votazione, irrispettoso il voto segreto”. Parole che hanno fatto insorgere la maggioranza dei deputati, con urla e proteste. Il presidente Roberto Fico ha richiamato all’ordine, stigmatizzando l’intervento del pentastellato: “Non puo’ commentare il voto”. L’azzurro Francesco Paolo Sisto e’ intervenuto: “E’ vergognoso, il Parlamento ha votato, si e’ espresso ed e’ sovrano”. “Il voto segreto va abolito. Ognuno deve assumersi le sue responsabilita’. Da parte nostra, orgogliosi di aver dimostrato ancora una volta di essere l’unica forza politica in grado di interpretare un principio sacrosanto e inderogabile, quale e’ quello della giustizia sociale – afferma il leader M5S Luigi Di Maio – Solo il MoVimento 5 Stelle ha votato compatto a favore degli arresti domiciliari e sulla richiesta di autorizzazione dei giudici a utilizzare intercettazioni”.

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