Giunta Camera, sì all’arresto di Genovese

7 maggio 2014

Disco verde alla richiesta di arresto del deputato Pd accusato di truffa, peculato e associazione a delinquere. A favore Pd, M5S e Sel

La Giunta delle autorizzazioni ha votato a favore dell’arresto del deputato Pd Francantonio Genovese, accusato dalla procura di Messina per le imputazioni di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. L’organo parlamentare si e’ espresso contro la relazione di Antonio Leone (Ncd), che aveva proposto di negare l’autorizzazione, con 12 voti (Pd, M5S, Sel) mentre a favore della relazione di Leone – e quindi contro l’arresto – si sono pronunciati i 5 deputati di Ncd, Fi, Sc e Popolari per l’Italia. Sull’arresto di Genovese dovra’ ora pronunciarsi l’aula. Il presidente della commissione Ignazio La Russa – che non ha votato – ha nominato un nuovo relatore: il deputato Pd, Franco Vazio. L’aula di Montecitorio potrebbe esprimersi prima del 25 maggio sugli arresti di Francantonio Genovese. Il tema del calendario è stato affrontato oggi nel corso della riunione della giunta per le autorizzazioni che, come detto, ha dato il primo via libera agli arresti del deputato messinese.

Dunque, ora dovrà esprimersi l’assemblea di Montecitorio, sulla base del calendario fissato dalla conferenza dei capigruppo. Marco Di Lello, commissario del Psi, ha invitato il presidente Ignazio La Russa ad assicurarsi che il voto definitivo slitti a dopo la due giorni elettorale del 25 e 26 maggio. “Bisogna evitare in ogni modo la strumentalizzazione politica di questa vicenda”, ha detto, richiamando l’impostazione garantista della sua forza politica. Ma i Democratici non fanno della questione ‘tempì una pregiudiziale. “Non abbiamo avanzato richieste e non ho opinioni personali al riguardo”, dice il nuovo relatore Franco Vazio al termine della riunione di giunta. “L’unica cosa che ho sottolineato- spiega il Democratico- è di avere il tempo necessario per tenere conto delle relazioni dei gruppi che ci sono state oggi in giunta. È una questione complicata e delicata, non chiedo il rinvio a dopo il 25 maggio”.

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Vazio riassume la linea di condotta dei Democratrici: “Benchè dispiaciuti in termini personali, non abbiamo svicolato ed abbiamo esaminato la pratica solo per valutare se sussiste o meno il fumus persecutionis. In coscienza riteniamo che il materiale raccolto dimostra che questo pericolo non sussiste. Ci siamo spogliati dal ruolo, e abbiamo espresso un giudizio che non condizionato in termini politici ed emozionali”. Intanto i deputati M5S rilanciano, puntando su Laura Boldrini. “Dopo la decisione odierna della giunta per le autorizzazioni, che ha dato il via libera alla richiesta di arresto del deputato del Pd Francantonio Genovese – dicono – chiediamo che la presidente della Camera faccia in modo che se ne discuta in Aula il prima possibile”.

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