Canaletto a Roma, tra vedute veneziane e capricci romani

10 aprile 2018

È stata inaugurata a Roma “Canaletto 1697-1768”, una grande mostra dedicata al noto pittore veneziano del Settecento, perfettamente ambientata al Museo di Roma Palazzo Braschi a Piazza Navona, dove rimarrà fino al 19 agosto. Alla prima per la stampa è intervenuto a sorpresa anche Vittorio Sgarbi. Quarantadue dipinti, tra cui alcuni celebri capolavori, 9 disegni e 16 libri e documenti d’archivio, il più grande nucleo di opere mai esposto in Italia e proveniente anche da numerosi musei stranieri (Museo Pushkin di Mosca, il Jacquemart-André di Parigi, il Museo delle Belle Arti di Budapest, la National Gallery di Londra e il Kunsthistorisches Museum di Vienna), per celebrare il 250esimo anniversario della morte dell’artista. La curatrice Bozena Anna Kowalczyk: “In questa mostra ho cercato di creare l’idea per chi la guarda, per chi poi esce, di un Canaletto razionale e poetico e penso di essere riuscita in questo intento. Canaletto razionale perché raccoglie gli elementi della realtà, ma poetico perché li trasforma secondo le sue esigenze d’artista, di grande artista quale era”.

E così si possono ammirare il magnifico e imponente “Bucintoro di ritorno al Molo”, “Il Canal Grande da Nord, verso il ponte di Rialto” e “Il Canal Grande con Santa Maria della Carità”, esposti per la prima volta e provenienti dalla Pinacoteca Gianni e Marella Agnelli di Torino. Non solo vedute di Venezia, ma anche capricci romani, che ripercorrono l’esperienza a Roma del giovane Giovanni Antonio Canal. Prestiti eccezionali, dal museo di Cincinnati e da collezioni private. La curatrice: “Canaletto rimane probabilmente a lungo a guardare le rovine, i templi, le colonne, il foro e questo si riflette nelle sue opere fin da subito, crea una serie di disegni a Roma che poi gli servono come un repertorio, un repertorio che poi ricrea anche successivamente negli anni in Inghilterra”. Infine, tra i dipinti vanno menzionate le parti di un’unica ampia tela raffigurante Chelsea da Battersea Reach, tagliata prima del 1802 e riunita per la prima volta in questa mostra. La parte sinistra proviene da Blickling Hall, National Trust nel Regno Unito, quella a destra dal Museo Nacional de Bellas Artes dell’Avana, e per la prima volta uscita da Cuba. E la morte in povertà? “Questo è uno dei punti misteriosi di Canaletto: ogni grande artista ha qualche segreto che noi non riusciamo ad approfondire, nel caso di Canaletto, l’idea di un uomo gretto e avido quale è stata trasmessa dai suoi primi clienti e agenti inglesi forse non è proprio esatta”.

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