Cassazione annulla parte condanna a Del Turco. La difesa: “Spero che questo incubo termini”

Cassazione annulla parte condanna a Del Turco. La difesa: “Spero che questo incubo termini”
3 dicembre 2016

Vittoria a metà, in Cassazione, per la difesa dell’ex governatore dell’Abruzzo Ottaviano Del Turco: la Suprema Corte ha infatti annullato con rinvio la condanna d’appello in relazione all’accusa più pesante, quella di associazione a delinquere. Ha però confermato le altre imputazioni relative alle pressioni che avrebbe fatto sull’imprenditore della sanità, Vincenzo Angelini per ottenere denaro. Denaro tuttavia, del quale non é mai stata rinvenuta traccia sui conti di Del Turco né degli altri 8 imputati. Gli atti verranno inviati alla Corte di appello di Perugia. Ma La prescrizione maturerà prima della fine del prossimo anno. I magistrati umbri devono rideterminare il trattamento sanzionatorio per Del Turco e per altri imputati tra i quali l’ex assessore abruzzese alla sanità, Gabrile Mazzocca, e altri funzionari e componenti della vecchia giunta di centrosinistra, caduta sotto i colpi di questa inchiesta.

Un’inchiesta che durante il processo ha molto circoscritto la sua portata: inizialmente le condanne erano state inflitte per 6 milioni e 200mila euro di presunte mazzette, mentre in appello il giro di denaro si era ridotto a 800 mila euro. In aula, davanti ai giudici della sesta sezione penale, era presente anche Del Turco che ha seguito tutto il dibattimento. Il suo legale, l’avvocato Giandomenico Caiazza, e le difese degli altri imputati, hanno sottolineato come le accuse siano state mosse da un ‘bancarottiere seriale’, condannato a più di 20 anni di reclusione per una distrazione di fondi pari a 105 milioni di euro”. “Spero che questo incubo termini e che a Ottaviano Del Turco sia restituita interamente la piena dignità: è un galantuomo che non ha mai preso nemmeno un euro di tangenti, è una ‘riserva’ della Repubblica e non si può distruggere una persona senza nessuna prova” ha sottolineato l’avvocato Giandomenico Caiazza nella sua arringa.

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La condanna per associazione a delinquere é stata annullata con rinvio anche nei confronti di Camillo Cesarone e Lamberto Quarta. E’ stato dichiarato inammissibile il ricorso di Pierluigi Cosenza contro la prescrizione. Sono state inoltre annullate senza rinvio le condanne per Ennio Marcello Boschetti, Bernardo Mazzocca e Luigi Conga per via della prescrizione. Per gli altri capi di imputazione invece, le posizioni di Conga e Mazzocca dovranno essere rivalutate dalla Corte di Appello di Perugia per la rideterminazione delle pene. Sono state annullate le condanne al risarcimento delle parti civili a carico di Sabatino Aracu, ed é stato rigettato il ricorso di Angelo Bucciarelli. E’ in sostanza da riscrivere la sentenza d’appello emessa dalla Corte d’Appello dell’Aquila il 20 novembre 2015. Rimane aperta tutta la questione inerente i risarcimenti per le parti civili: Regione Abruzzo, varie Asl e cliniche private.

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