Cei, meglio ‘diritto di cittadinanza’ da conquistare che Ius soli

Cei, meglio ‘diritto di cittadinanza’ da conquistare che Ius soli
Il presidente della Conferenza episcopale italiana, Gualtiero Bassetti
18 ottobre 2017

“Parlare di diritto di cittadinanza mi piace di piu’ che parlare di ius soli che mi sembra piu’ parziale come discorso”. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale italiana Gualtiero Bassetti, rispondendo ai giornalisti a margine di una conferenza a Siena. Secondo Bassetti “gli immigrati vanno accolti, vanno integrati vanno accompagnati e vanno inseriti in quello che e’ il contesto della nostra cultura, della nostra civilta’: La cittadinanza e’ qualcosa non solo che ti piomba addosso ma te la conquisti vivendo nella mentalita’, nella cultura di un paese: quindi e’ un diritto della persona che pero’ va anche coniugato per rispetto alla persona stessa nel suo inserimento”. Il cardinal Bassetti riferendosi alla iniziativa di don Massimo Biancalani di Pistoia, divenuto noto per aver portato gli extracomunitari in piscina provocando la reazione di Forza Nuova, di aprire in ristorante per far lavorare gli immigrati ha puntualizzato: “Mi sembra sia una cosa buona. Io non conosco bene i fatti ma penso rientri in quello che dice il Papa e cioe’ che l’immigrato va accolto, integrato e quindi metterlo a lavorare in un ristorante e’ una forma di integrazione, va accompagnato e sostenuto perche’ rispetto ad un altro e’ in una situazione di fragilita’ piu’ grande. Soprattutto dobbiamo liberarci da quelle paure che si annidano dentro di noi. Dalla paura dell’altro, del diverso. Il Papa ci insiste molto”. E sulle resistenze all’accoglienza anche da parte di coloro che si dicono cattolici Bassetti ha sostenuto che “queste sono cose di civilta’ che richiedono una educazione profonda: pero’ sono un fenomeno dei nostri tempi. In fondo il Papa dice che noi stiamo vivendo non in un’ epoca di cambiamenti ma in un cambiamento di epoca che ci porta a tutto questo. Certamente occorre sostenere i nostri, aiutarli. Sono problemi le cui soluzioni non si improvvisano ma hanno bisogno di accompagnamento da una parte e dall’altra”.

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