Cent’anni di modernismo: a Vienna al via 12 mesi di mostre

20 gennaio 2018

Il 2018 è l’anno del modernismo a Vienna, con mostre e retrospettive per celebrare al periodo fra fine Ottocento e inizio Novecento, che divenne fonte d’ispirazione per il mondo dell’arte grazie a quattro protagonisti: Gustav Klimt, Egon Shiele, Otto Wagner e Kolomon Moser. Tutti e quattro morti proprio cento anni fa, nel 1918. La capitale e la provincia austriaca hanno in programma una decina di mostre dedicate a questa età dell’oro, a cominciare da “Vienna 1900” allestita al museo Leopold. Dice la guida Alexandra Brauer: “Vienna non è sempre stata all’origine delle mode, ma ha sempre avuto la capacità di fare qualcosa di speciale a partire da quello che già esisteva. Non è stata la prima ad avere un movimento di secessione, gli artisti che si staccavano dall’Accademia di Belle Arti; ma qui ne abbiamo fatto qualcosa di particolare”.

Fra le opere in mostra al museo Leopold, la poltrona del Sanatorio di Purkersdorf di Moser e il suo Nudo di donna di spalle; e “Morte e vita” di Gustav Klimt. Baris Alakus è il direttore della villa Klimt. “A quell’epoca – spiega – Klimt non aveva molti amici a parte le famiglie ebree che gli avevano commissionato ritratti. Non si conformava a quella società. Era un ribelle e portò l’arte moderna all’Austria e all’impero”. La Vienna che si celebra quest’anno scomparve cent’anni fa, ricorda Elisabeth Leopold, commissaria della mostra: “L’anno 1918 segna la fine della guerra ma soprattutto sul piano politico fu uno sconvolgimento incredibile; per l’Austria come per Vienna fu la fine dell’impero.”

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