Cinema, “Scusate se esisto”. Risate pro donne e gay

Cinema, “Scusate se esisto”. Risate pro donne e gay
14 novembre 2014

Una commedia molto divertente su temi molto attuali: e’ “Scusate se esisto”, diretta da Riccardo Milani, con Paola Cortellesi e Raoul Bova, che tratta temi come la disparita’ di trattamento nel lavoro tra uomo e donna, la normalita’ dell’omosessualita’, ma anche la fuga dei cervelli e il degrado delle periferie, e parte dalla storia di un architetto donna che ha vinto una gara per un progetto di riqualificazione del Corviale, a Roma. Il film, nelle sale dal 20 novembre, ha come protagonista la Cortellesi, architetto di grande talento, che dopo molte esperienze all’estero torna in Italia e si scontra con la discriminazione in un mondo maschile.

Sulla sua strada incontra pero’ un uomo, omosessuale, con cui instaura un rapporto di amicizia forte: quest’amicizia servira’ ad entrambi per arrivare a svelare il proprio vero volto. Cortellesi, che e’ anche cosceneggiatrice del film e moglie del regista, ha detto: “Volevo raccontare aspetti diversi della vita che mi stanno a cuore: dalle eccellenze italiane che partono ma poi vogliono tornare, al fatto che le donne spesso siano considerate meno, ma volevamo anche sottolineare che spesso ci si conforma all’idea che gli altri hanno di te. – ha spiegato l’attrice – E poi volevo mostrare una coppia di fatto, che non condivide la sessualita’, ma si rispetta e in qualche modo si ama”. Il regista ha affermato: “Il tentativo era quello di raccontare cosa c’e’ di buono in questo Paese, raccontare la gente che non si rassegna, i talenti che emergono. Penso che questo Paese abbia molte risorse: bisogna guardare anche a quello che funziona”.

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Per Milani era importante fare “un film semplice, un tentativo di cinema popolare che parla alla pancia ma anche alla testa delle persone”. Raoul Bova nel film interpreta un omosessuale fuori dagli stereotipi: “Il mio personaggio e’ trattato con grande sensibilita’. – ha spiegato – Ci sono ambienti in cui l’omosessualita’ e’ vista ancora con difficolta’ e discriminazione, mentre il film tratta il tema in modo delicato e intelligente. E’ un onore far parte di un film del genere, dove si parla di cose attuali, importanti, su cui bisogna ancora tanto lavorare”.

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