A Cisterna di Latina i funerali di Desirée Mariottini

30 ottobre 2018

La bara bianca portata a spalla, i palloncini bianchi, rosa e viola, gli applausi, i fuochi d’artificio e le note di Jovanotti (“E’ per te”) e dei Maneskin (“Torna a casa”). Una commozione dietro l’altra per l’ultimo saluto della comunità di Cisterna di Latina a Desirée Mariottini, la giovane 16enne drogata, stuprata e uccisa all’interno di uno stabile abbandonato, nel quartiere San Lorenzo, a Roma.

“Rivolgo un appello ai responsabili del bene pubblico a vigilare e intervenire contro ogni forma di violenza, senza aspettare che si ripetano simili episodi – ha detto il parroco, Don Livio Fabiani, durante l’omelia – dimentichiamo ciò che i media nella verità e nella menzogna ci hanno detto, sediamoci e restiamo accanto a Desirée. Sono stato io a celebrare la sua comunione e la sua cresima e mai avrei immaginato di dover celebrare il suo funerale”.

La chiesa di San Valentino, nello stesso quartiere in cui Desirée è nata e cresciuta, era gremita. Anche all’esterno della parrocchia decine e decine di persone sono arrivate per rendere in qualche modo omaggio alla ragazza. Alla cerimonia erano presenti anche il sindaco di Cisterna di Latina, Mauro Carturan, che ha dichiarato il lutto cittadino e l’esponente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Le indagini sulla morte della giovane hanno portato finora all’arresto di quattro persone: due senegalesi, un nigeriano e un ghanese, tutti accusati di violenza sessuale, omicidio volontario e cessione di stupefacenti. Gli inquirenti però sono ancora alla ricerca di eventuali complici o di testimoni che possano avere informazioni sull’omicidio.

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