Claudia Ferrazzi, manager italiana scelta da Macron per la cultura

25 maggio 2017

Claudia Ferrazzi, quarantenne di origini bergamasche, è la donna che Emmanuel Macron ha scelto come membro del suo staff ristretto per occuparsi di cultura. Un talento italiano, formatosi tra il liceo Sarpi di Bergamo Alta e lo Iulm di Milano, che solo per un mese e mezzo, a partire da marzo, è stata anche il direttore marketing territoriale del Comune di Milano. Prima di quest’ultimo incarico, Claudia Ferrazzi, che ha iniziato con la consulenza in Cap Gemini Ernst & Young e Boston Consulting, è stata vice-amministratore generale del Louvre dal 2011 al 2013 e ha avuto diversi incarichi presso il ministero dell’Economia e l’Ispezione generale delle finanze francesi. Dal settembre 2013 poi l’incarico di segretaria generale nell’accademia di Francia a Villa Medici l’ha riportata in Italia. Una carriera internazionale per questa manager culturale che, ironia della sorte, è tornata a Parigi proprio mentre in Italia due sentenze di un tribunale regionale bloccavano le nomine di cinque direttori stranieri di musei italiani che lei stessa ha contribuito a selezionare. Claudia Ferrazzi, infatti, insieme ad altri tre colleghi, ha fatto parte della commissione presieduta da Paolo Baratta che ha scelto le terne dei nomi da proporre al ministro Franceschini. E che ora la giustizia amministrativa ha rimesso in discussione.

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