Codice Antimafia non cambia, ma impegno del governo a “correggerlo”

Codice Antimafia non cambia, ma impegno del governo a “correggerlo”
20 settembre 2017

Il nuovo Codice Antimafia e’ all’ultima curva: oggi e’ previsto il voto sugli emendamenti in Commissione Giustizia a Montecitorio, poi verra’ dato il mandato al relatore e da lunedi’ cominceranno le votazioni in Aula. Si tratta dell’ultimo passaggio e non e’ previsto alcun cambiamento al testo. Si rispettera’ la tabella di marcia, riferiscono fonti della maggioranza. Ovvero non verra’ eliminata l’equiparazione tra i reati contro la P.a a quelli contro la mafia. Con il nuovo codice Antimafia e’ prevista infatti l’eventualita’ del sequestro dei beni patrimoniali per chi finisce nel mirino della giustizia per corruzione, concussione, terrorismo e stalking. Una misura contestata dal mondo imprenditoriale. Anche in Parlamento non e’ solo Forza Italia ad esprimere perplessita’ per le nuove norme su chi e’ indiziato di reati contro la P.a. Dubbi ci sono da tempo anche all’interno del Partito democratico. Tuttavia ogni tipo di modifica introdotta ora, la linea prevalsa nei dem, avrebbe comportato delle conseguenze: un nuovo passaggio a palazzo Madama difficilmente consentirebbe il via libera della riforma entro la legislatura. Da qui la decisione del Pd, di Ap e di Mdp di non presentare emendamenti. Ma il Pd, riferiscono fonti parlamentari, presentera’ un ordine del giorno in cui chiedera’ all’esecutivo di impegnarsi per eliminare quella parte del Codice contestata anche da Raffaele Cantone. Il presidente dell’Anac ha infatti espresso in piu’ occasioni dubbi sul testo. Ha definito le modifiche al Codice Antimafia non utili ne’ opportune. E l’esecutivo, secondo quanto si apprende, garantira’ di voler accogliere queste perplessita’. O con un decreto oppure inserendo i cambiamenti all’interno di un provvedimento parlamentare. Alla decisione di estendere le confische e i sequestri di patrimoni nei confronti degli imputati di reati contro la pubblica amministrazione e’ soprattutto Forza Italia che ha presentato proposte emendative a firma Sisto. Ma le altre forze politiche, compresa M5s, sono per un rapido via libera del Codice. Il relatore ha dichiarato ammissibili 51 emendamenti.

 

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