Colle attende voto, obiettivo governo per Paese

Colle attende voto, obiettivo governo per Paese
26 febbraio 2018

Il primo obiettivo del Presidente della Repubblica, come prevede la Costituzione, e’ dare un governo al paese: su questa strada dunque non esistono valutazioni positive o negative verso le forze politiche democraticamente elette dai cittadini attraverso il fisiologico appuntamento delle elezioni politiche. Nessuna intenzione o stato d’animo con cui viene descritto il pensiero del Capo dello Stato viene confermato, anzi viene decisamente smentito. A pochissimi giorni dal voto il Presidente della Repubblica si concede un ultimo appuntamento pubblico, una visita in Sardegna per i 70 anni dello Statuto sardo, e si appresta ad attendere l’esito delle consultazioni popolari. Sergio Mattarella ha ricordato a fine anno che siamo davanti a una pagina bianca che devono scrivere innanzitutto gli elettori e poi i partiti e il Parlamento: e sono proprio questi, in ordine di tempo, i passaggi che, Carta alla mano, il presidente intende seguire. Prima di tutto dunque il capo dello Stato attendera’ l’esito delle elezioni poi analizzera’ con precisione la composizione dei gruppi parlamentari e infine attendera’ che Camera e Senato eleggano i due presidenti.

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Solo allora potra’ dare inizio alle consultazioni per la formazione del nuovo esecutivo, sapendo che per formare un governo non basta individuare la forza politica che ha ottenuto piu’ voti, ma serve raccogliere la maggioranza dei parlamentari. Il distacco quindi con il quale legge sondaggi e retroscena giornalistici e’ massimo; la sua abitudine e’ procedere passo dopo passo senza anticipare ipotesi che non siano suffragate dai fatti, dalla costituzione e della prassi del Quirinale. Dunque, come dimostra il suo silenzio elettorale, ogni retroscena, intenzione e addirittura stati d’animo, vengono definiti dal Colle come assolutamente privi di fondamento. Una volta che tutto sara’ chiaro sulla scrivania del presidente, potranno cominciare i sondaggi dell’orientamento delle volonta’ dei partiti ma con due o tre punti ben chiari. Innanzitutto si dovra’ dare un governo al paese e poi dovra’ essere poi un governo solido che garantisca stabilita’ e sia percepito come affidabile anche a livello europeo e internazionale.

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