Colpita da ceppo di tipo C, la bambina morta di meningite a Rozzano. Gli esperti: no allarmismi

Colpita da ceppo di tipo C, la bambina morta di meningite a Rozzano. Gli esperti: no allarmismi
4 novembre 2017

“E’ stato un meningococco di tipo C a provocare la morte della bambina di 6 anni di Rozzano, deceduta giovedì all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove era giunta qualche ora prima in condizioni già disperate. Un batterio contro il quale purtroppo la piccola non era stata vaccinata”. A comunicarlo l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, dopo le analisi eseguite dal laboratorio del Policlinico di Milano sul liquor prelevato alla bambina di 6 anni morta giovedì sera. “Come abbiamo già fatto per i casi che si sono verificati in precedenza in istituti scolastici – sottolinea l’assessore – oltre ad aver sottoposto a profilassi antibiotica i compagni di classe della bambina e il personale, docente e non, entrato in contatto con lei, offriremo una vaccinazione a tappeto, con corsia preferenziale, a tutti gli alunni che frequentano la scuola elementare di via Garofani di Rozzano, che non siano stati già vaccinati contro il meningococco di tipo C, e con la formula del co-pagamento anche a insegnanti e personale”. “Voglio tornare a ribadire – aggiunge l’assessore in un nota – l’importanza delle vaccinazioni per tutelare i nostri bambini e la collettività. L’antimeningococco di tipo C dal 2005 è offerto gratuitamente dalla nascita e tutti i nostri centri vaccinali da allora lo propongono. Anche ora, nonostante la legge sull’obbligatorietà voluta dal ministro Lorenzin lo abbia inserito tra quelli raccomandati e non obbligatori”. “Approfitto dell’occasione – conclude Gallera – per tranquillizzare i genitori dei bambini che frequentano la scuola di via Garofani che tutte le misure previste dai protocolli sanitari sono state attivate, che il meningococco non sopravvive nell’ambiente e che l’attività didattica può proseguire. Rinnovo infine tutta la mia sincera vicinanza alla famiglia della piccola”.

IL MINISTRO “Invitiamo i genitori a vaccinare i propri figli”. E’ l’appello che arriva dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin a margine del Global Nurition Summit a Milano, a proposito del caso della bambina di 6 anni morta giovedì sera a Bergamo per una meningite fulminante. “Per quanto riguarda questo caso non sappiamo la causa – ha osservato il ministro – però in generale la meningite c’è: ogni giorno abbiamo casi nel nostro Paese, è una malattia gravissima, è nelle vaccinazioni fortemente raccomandate e questo non vuol dire che sia meno importante di quelle obbligatorie”.

Leggi anche:
La Giulietta di Enrico Mattei esposta di fronte a Palazzo Chigi

GLI ESPERTI “Il drammatico caso di meningite fulminante che ha colpito ieri una bimba di sei anni è purtroppo, dal punto di vista epidemiologico, un evento atteso, che riproduce una situazione tipica di questo periodo dell`anno. I mesi estivi hanno segnato, come previsto, un intervallo nella presentazione di nuovi casi. La meningite tende infatti a presentarsi più frequentemente dall`autunno alla primavera. Non vi sono segnali, al momento, di variazioni nella situazione epidemiologica che possano far pensare a uno stato inusuale di pericolo o giustificare allarmismi”. Massimo Galli, Presidente Simit e Ordinario presso l`Università degli Studi di Milano Direttore Divisione Clinicizzata di Malattie Infettive AO interviene sul recente caso di meningite fulminante che ha colpito una bimba di 6 anni deceduta a Rozzano. “Va inoltre ricordato – aggiunge – che solo una piccola minoranza delle persone che albergano nella loro faringe (portano in gola) meningococchi o pneumococchi sviluppa una malattia invasiva: la grande maggioranza invece non s`ammala e resta del tutto asintomatica. L`assenza di informazioni sullo stato vaccinale della bambina colpita non consente di anticipare valutazioni specifiche. Tuttavia, la mancata inclusione delle vaccinazioni contro i meningococchi tra le vaccinazioni obbligatorie può essere stata causa di equivoci o sottovalutazione della loro importanza. Le vaccinazioni contro il meningococco sono fortemente raccomandate ed offerte gratuitamente a tutti i nuovi nati: quella contro il meningococco B a partire dal terzo mese di vita, la anti-meningococco C o la quadrivalente contro i meningococchi A, C, W135 e Y al 13 mese. La copertura vaccinale per il meningococco C in Italia nei nati del 2014 è stata dell`80,67%, con importanti variazioni nelle diverse Regioni. Trascurare le vaccinazioni amtimeningococciche perché non obbligatorie è sbagliato e porta a escludere i propri figli dal miglior strumento di prevenzione disponibile contro la meningite”.

Leggi anche:
Accordo Russia-Ucraina: 48 bambini sfollati per la guerra tornano a casa
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti