Colpo a Cosa nostra di Palermo e Agrigento, dieci arresti

Colpo a Cosa nostra di Palermo e Agrigento, dieci arresti
28 giugno 2018

Erano stati rimessi in libertà lo scorso febbraio, ma oggi sono stati nuovamente arrestati dai carabinieri. Si tratta di 10 persone ritenute i vertici famiglie mafiose tra Agrigento e Palermo. Il blitz, ordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, è scattato nel cuore della notte con l’ausilio di un elicottero, di unità cinofile e dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori di Sicilia.

L’operazione ha inflitto un ulteriore duro colpo agli attuali assetti di “Cosa nostra”, permettendo di documentare estorsioni ai danni di 7 aziende. Numerose perquisizioni, alla ricerca di droga, armi ed esplosivi. I provvedimenti sono stati emessi, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, con l’accusa di associazione mafiosa armata finalizzata alle estorsioni. La vasta operazione è scaturita da indagini svolte dai Carabinieri del Reparto Operativo di Agrigento nel periodo febbraio-maggio 2018, che hanno permesso di acquisire ulteriori elementi di prova, corroborati anche dalle dichiarazioni rese da un nuovo collaboratore di Giustizia, convintosi a dare il suo contributo proprio dopo essere stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Montagna”.

Sono stati così ulteriormente raccolti gravi e concordanti elementi che hanno delineato le responsabilità ed i vari ruoli all’interno dell’organigramma mafioso. L’inchiesta in corso aveva già documentato l’esistenza di un nuovo Mandamento, quello della “Montagna”, da cui prende il nome l’intera operazione. Il nuovo mandamento è risultato essere il frutto di una scelta fatta nel 2014 dal 37enne Francesco Fragapane, arrestato durante il primo blitz, ritenuto capo del medesimo, figlio di Salvatore, quest’ultimo già capo provincia di Cosa nostra agrigentina.

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