Concluse le riprese de “Lo spietato” con Riccardo Scamarcio

Concluse le riprese de “Lo spietato” con Riccardo Scamarcio
Riccardo Scamarcio
17 dicembre 2018

Concluse le riprese de “Lo spietato” di Renato De Maria con Riccardo Scamarcio, Sara Serraiocco, Marie-Ange Casta, Alessandro Tedeschi, Alessio Praticò e Ignazio Oliva. Una lavorazione iniziata il 19 novembre scorso che, per un mese, ha coinvolto anche le città di Bari, Margherita di Savoia (BAT provincia) e Accadia (in provincia di Foggia).

“È un film che punta a raccontare una storia vera: la vicenda di un gangster che, negli Anni `80, dalla Calabria parte alla conquista di Milano – commenta il regista Renato De Maria-. È una specie di commistione di diversi generi cinematografici, una storia di gangster, ma anche una comedy e un racconto del sociale nella Milano del boom economico degli `80. L’abbiamo definita, appunto, una gangster -comedy: è un racconto cinematografico puro. Il protagonista, così come i due dei miei precedenti “Paz” e “Vita oscena”, vive una sorta inadeguatezza nella società in cui vive, anche se in un modo diverso. Certa di vivere in I classe, anche se quando è nato gli hanno assegnato un biglietto di II classe. Vive in un posto che non gli è stato assegnato dal destino, quindi dell’alta società milanese ha l’ambizione di essere un imprenditore”.

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Tra il regista Renato De Maria e l’attore e produttore pugliese Riccardo Scamarcio, c’ è un sodalizio artistico che li lega a diversi film. “Con De Maria in questi ultimi anni, abbiamo sempre lavorato insieme – precisa Riccardo Scamarcio-. De Maria mi ha permesso di confrontarmi con un certo tipo di cinema, quello a lui più congeniale che tasta il genere e l’analisi sociale. Usare il cinema come mezzo per scandagliare tematiche sociali attraverso l’ironia, cosa che non manca assolutamente nei film di Renato, è il modo migliore per affrontarli. È sempre attento ai paradossi e ai personaggi che vivono un conflitto. In questo mio ruolo, credo che ci sia un condensato dei personaggi che De Maria ha messo in scena fino ad ora. Abbraccia tutti i personaggi dei suoi film, è come se fossero concentrate le specificità delle sue opere precedenti. Nel personaggio “Lo spietato”, pur essendo un calabrese emigrato a Milano e vissuto nelle sue periferie, c’è una voglia di emanciparsi e di vivere un’ascesa nel mondo capitalistico. Il film, comunque, si muove su due fronti: da una parte il genere cinematografico gangster, dall’altra raccontiamo la società di quel periodo, ma con grande ironia”.

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Ringraziando il regista e la produzione per aver scelto la Puglia come scenario di questo importante film, l’assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia Loredana Capone commenta: “Per la Regione Puglia il cinema e l’audiovisivo rappresentano uno strumento straordinario per comunicare il territorio e la sua cultura in ogni angolo del mondo. Ma anche una grande occasione di crescita sociale ed economica. La Capitanata, grazie alla bellezza così variegata del suo territorio e al supporto di Apulia Film Commission, in questi ultimi anni, è stata al centro di numerose produzioni cinematografiche italiane e straniere. La Regione è attenta a valorizzare l’intero territorio regionale. Nel caso di Foggia, in particolare, l’apertura delle Fiera alle produzioni cinematografiche, è un’ulteriore segnale positivo per la città e la Capitanata, una risorsa per tutta l’attività cinematografica che si realizza in Puglia”.

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