Confindustria boccia decreto ‘dignità’: “Segnale molto negativo per le imprese”

Confindustria boccia decreto ‘dignità’: “Segnale molto negativo per le imprese”
Vincenzo Boccia, presidente Confindustria
3 luglio 2018

La prima sonora bocciatura del decreto legge ‘Dignita” arriva da Confindustria: “E’ il primo vero atto collegiale del nuovo Esecutivo e, anche per questo, è un segnale molto negativo per il mondo delle imprese”. A stretto giro di posta, arrivano anche le critiche dalle opposizioni. “Dopo un mese di annunci rocamboleschi il mini decreto di ieri non favorisce gli investimenti in Italia e il lavoro di qualita’. Introduce soltanto ostacoli per lavoro e investimenti. Lasciamo stare la dignita’”, scrive l’ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.

Il giudizio sul decreto Dignita’ e’ decisamente negativo, ma un’eccezione va fatta: la stretta sui giochi e scommesse e’ sacrosanta. Questo e’ un tumore che affligge la societa’ italiana e va sradicato”, sottolinea l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. “Prima era solo improbabile propaganda. Ora che sono passati ai fatti diventa tutto piu’ chiaro: la chiamano dignita’ ma e’ solo un ritorno al tempo in cui si favoriva il lavoro nero”, osserva il presidente del partito Democratico, Matteo Orfini. “Il decreto dignita’ avra’ due effetti: diminuire l’occupazione ovunque e gli investimenti al Sud (e le reindustrializzazioni). E’ politica degli slogan non il governo della realta’. Sta al lavoro/crescita come fermare una nave Ong sta alla gestione dell’immigrazione. Pessimo debutto”, e’ il commento dell’ex ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda.

“Il decreto Dignita’ e’ timido. Troppo timido. Considerando gli annunci mi sarei aspettato qualche deciso passo in avanti in piu'”, afferma Nicola Fratoianni, di Liberi e Uguali. “La parte del decreto dignita’ sul precariato sembra scritta dal Partito Comunista anni ’80. La ricetta Di Maio e’ irrigidire il mercato del lavoro e punire gli imprenditori cattivi per combattere il precariato”, e’ il j’accuse di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia. Il governo in ogni caso tira dritto: “Sono particolarmente lieto, come responsabile dei questo governo, che il primo decreto che ha contenuto economico sia intitolato al recupero della dignita’ dei lavoratori”, ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, aprendo la conferenza stampa a Palazzo Chigi.

“Abbiamo adottato misure che contrastano la dimensione precaria del lavoro. Noi riteniamo che la dimensione precaria sia una dimensione normativa e esistenziale che non puo’ protrarsi nel tempo incondizionatamente, e che non puo’ essere l’unica misura dei rapporti di lavoro”, ha aggiunto. Con il decreto Dignita’ “diamo un colpo mortale al precariato, licenziando il Jobs Act”, ha precisato Di Maio.”Oggi le critiche vengono da chi ha massacrato i diritti sociali, invece di difenderli”, ha detto ancora. “Finalmente – ha proseguito – siamo un Paese orgoglioso di essere l’Italia, con un governo che comincia a difendere le fasce piu’ deboli della popolazione”. Il testo dovra’ ora esser sottoposto al vaglio del Quirinale, prima di approdare in Parlamento, per la necessaria autorizzazione all’invio alle Camere. Dal Colle non dovrebbero tuttavia giungere rilievi tali da poter bloccare il testo.

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