Altri documenti nel mirino della Finanza. Orlando: chiesto controlli sui carabinieri

Altri documenti nel mirino della Finanza. Orlando: chiesto controlli sui carabinieri
17 aprile 2017

L’inchiesta Consip continua a tenere banco. In settimana sono previsti ulteriori sviluppi. E non e’ escluso che, archiviato il ponte di Pasqua, nei prossimi giorni i carabinieri del Nucleo investigativo di Roma e i finanzieri di Napoli possano tornare ad acquisire nuovi documenti presso la sede della centrale appaltante della pubblica amministrazione. Intanto, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha deciso di intervenire sui presunti depistaggi da parte dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico nelle indagini sul caso Consip. “Spettera’ ai magistrati valutare se si tratta di errore o dolo – ha spiegato -. Ho chiesto alla procura generale di Napoli, attraverso gli uffici del mio dicastero, elementi sulle anomalie di funzionamento della polizia giudiziaria”. Orlando ha assicurato di non avere “nessun imbarazzo” nel gestire un caso che tocca da vicino il suo primo rivale nelle primarie Pd, Matteo Renzi: “Non cambia il mio atteggiamento, basato sul principio di autonomia della magistratura e sul criterio di garanzia per i cittadini. Certo, mi spiace per questa vicenda e spero possa risolversi bene per Renzi”. In ogni caso, il ministro ha tenuto a precisare che “non dobbiamo attivare alcunché”. “Abbiamo soltanto chiesto chiarimenti per sapere quali sono, se ci sono, elementi di disfunzione nel rapporto con la polizia giudiziaria perche’ non c’e’ alcun elemento ad oggi di rilevanza nel comportamento della magistratura. Quindi  – ha concluso – il ministero non deve attivare alcuna procedura: deve semplicemente acquisire delle informazioni, e mi e’ sembrato giusto farlo”.

Al centro del lavoro dei pm di piazzale Clodio c’e’ il maxi appalto FM4 da 2,7 miliardi di euro bandito nella primavera del 2014 e relativo alla fornitura dei servizi gestionali di uffici pubblici, universita’ e centri di ricerca. Gli accertamenti dei carabinieri del nucleo investigativo di Roma e dei militari della Guardia di Finanza di Napoli, che nei giorni scorsi si sono presentati nella sede della Centrale acquisti della pubblica amministrazione con una richiesta di ‘esibizione atti’ firmata dal pm Mario Palazzi e dall’aggiunto Paolo Ielo, non si limitano ai tre dei 18 lotti che sono stati aggiudicati al gruppo guidato dall’imprenditore campano Alfredo Romeo (in carcere per aver corrotto il dirigente Consip Marco Gasparri) per un valore 600 milioni. Un faro e’ stato acceso su tutti gli altri lotti e sulle altre aziende che si sono spartite il resto della torta, ‘in primis’ Manutencoop e Cofely che hanno messo le mani su quattro lotti a testa. Gli inquirenti vogliono capire in che modo e’ avvenuta l’assegnazione dei vari lotti e se tutto si e’ svolto nel rispetto della normativa vigente a cominciare dalle verifiche che di solito si eseguono sui requisiti delle singole imprese e sugli amministratori che le rappresentano.

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Per la cronaca, la Romeo Gestioni spa, perso il lotto 10, e’ stata prima in graduatoria per i lotti 3, 13 e 18; la Manutencoop per i lotti 1,5, 7 e 15, la Cofely Italia per i lotti 8, 10, 11 e 16. Eppure lo scorso anno, Romeo presento’ un esposto alla stessa Consip, all’Anac di Raffaele Cantone e all’Antitrust evidenziando come i controlli sui grossi raggruppamenti rappresentati da quei gruppi imprenditoriali che, a suo dire, sono i veri padroni del mercato, “non fossero poi cosi’ rigorosi” alludendo a cessioni di quote fasulle che erano alla base delle Associazioni Temporanee di Impresa. Insinuazioni e sospetti che le societa’ chiamate in cause hanno respinto con forza. Nel frattempo, pero’, l’Antitrust, tre settimane fa, ispezionando varie sedi, ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di CNS-Consorzio Nazionale Servizi Societa’ Cooperativa, Dussmann Service srl, Engie Servizi spa (gia’ Cofely Italia spa), ManitalIdea spa, Manutencoop Facility Management spa, Romeo Gestioni spa e STI spa “per accertare se tali imprese, anche per il tramite di societa’ dalle stesse controllate, abbiano posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza avente ad oggetto il coordinamento delle modalita’ di partecipazione alla gara bandita da Consip nel 2014 per l’affidamento dei servizi di Facility Management destinati agli immobili della Pubblica Amministrazione”.

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