Conte in Africa cerca sponda su migranti, ma priorità è manovra

Conte in Africa cerca sponda su migranti, ma priorità è manovra
Il Presidente Conte in Etiopia
11 ottobre 2018

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è arrivato oggi in Etiopia per sostenere il processo di pace con l’Eritrea e per cercare una sponda nell’Unione africana nella gestione dei migranti, ma è rimasto in contatto stretto con Roma, dove oggi il Parlamento ha approvato il Def e dove tecnici e ministri competenti sono al lavoro sul dl fiscale e il ddl di Bilancio che il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare lunedì prossimo.

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Già domani pomeriggio, dopo una visita-lampo ad Asmara in Eritrea, il premier ripartirà per l’Italia, dove ha programmato un fitto calendario di appuntamenti per il fine settimana (sabato a Bologna, domenica a Milano) quasi a mostrare plasticamente la propria presenza in campo in una fase cruciale. E poi la prossima settimana ci saranno tappe importanti, prima del vertice europeo di Bruxelles. Lunedì, appunto, in Cdm arriveranno i due provvedimenti, su cui, ha precisato Conte parlando con i cronisti ad Addis Abeba, sono ancora in atto alcune “limature”.

Conte si è detto molto soddisfatto per il via libera al Def da parte di Senato e Camera con “piena maggioranza”. “Il Parlamento italiano – ha rivendicato – si è espresso e il Parlamento rappresenta la sovranità popolare. Siamo convinti di quello che stiamo facendo, siamo molto sereni e determinati”. E il premier non teme le critiche, sia da parte dell’Unione europea che da istituzioni italiane come la Banca d’Italia, che oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha difeso dagli attacchi dei giorni scorsi, in primis quelli del vicepremier Luigi Di Maio. “Le autorità indipendenti – ha sottolineato – hanno un ruolo istituzionale e si esprimono ma quando si esprimono dobbiamo tenere conto che si esprimono in modo articolato e quindi ci sta anche che applichino degli algoritmi per la crescita che sono differenti da quelli che noi applichiamo”.

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Anzi, ha spiegato, secondo lui il Pil crescerà più di quanto previsto dallo stesso governo. Questo Conte spiegherà alle cancellerie e alla Commissione Ue, per avere il via libera alla manovra. “Dopo il Consiglio dei ministri di lunedì – ha detto – sarò impegnato a comunicare con i leader europei e le istituzioni dell’Unione europea per spiegare la manovra. Ho sempre detto: consentitemi di spiegarla. Se si guarda solo il dato finale, 2,4%, i conti non tornano ma se si guarda dentro la manovra in realtà i conti tornano completamente” e in questo modo “non saremo più il fanalino di coda dell’Europa”. L’intenzione del premier è quella di poter mettere sul tavolo anche una mole notevole di investimenti, grazie all’impegno delle aziende di Stato che con il loro intervento garantiranno “moltiplicatori per la crescita del Pil superiori a quelli che stiamo preventivando”.

Ma non solo. Conte vedrà nei prossimi giorni anche le società concessionarie da cui pretenderà “altri investimenti” nell’ambito dei piani previsti per la manutenzione straordinaria e ordinaria. Con l’occhio sempre rivolto a Roma e alle politiche economiche, cooperazione e migranti sono stati però il focus della giornata ad Addis Abeba di Conte, primo capo di governo occidentale a giungere nel Paese dopo la firma degli accordi di pace con l’Eritrea. Il premier ha assicurato “supporto e sostegno per le attività di pace e sviluppo” al premier Abiy Ahmed e cercato la sponda dell’Unione africana nella gestione dei migranti, in un incontro con il vicepresidente della Commissione Kwesi Quartey.

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“Ho chiesto all’Unione africana – ha spiegato – di farsi mediatrice per incrementare gli accordi sui rimpatri e avere un sostegno alla strategia che stiamo coltivando in Europa per la regolazione e la gestione dei flussi migratori. Vogliamo una Ue più forte e solidale e riteniamo che un ruolo cruciale possa svologerlo anche l’Unione africana”. Che tra l’altro parteciperà alla Conferenza di Palermo sulla Libia, così come farà anche Angela Merkel. Domani mattina ad Addis Abeba Conte visiterà il progetto “Ethio-International Footwear Cluster Cooperative Society Ltd”, finanziato dalla Cooperazione italiana allo sviluppo, con cui è stata data vita a una cooperativa nel settore calzaturiero e del pellame e quindi la Amce-Iveco, fabbrica di assemblaggio di camion e mezzi fondata nel 1970 come joint venture italo/etiope. La giornata proseguirà con l`arrivo ad Asmara dove il presidente del Consiglio incontrerà al Palazzo presidenziale il presidente dello Stato D`Eritrea Isaias Afewerki. askanews

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