Conte a Norcia contestato dai terremotati. Dubbi di costituzionalità sul dl sicurezza

20 maggio 2019

Una folla di contestatori che hanno subito danni dal terremoto del 2016 nel Centro Italia, ha accolto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, arrivato a Norcia con il sottosegretario alla presidenza del consiglio Vito Crimi per un incontro con i sindaci dei territori. All’arrivo del premier i cittadini del Comitato Rinascita Norcia hanno mostrato striscioni con scritto “Senza ricostruzione non c’è futuro, ciarlatani tutti” e “Il tempo è scaduto ridateci i nostri paesi basta chiacchiere”, insieme a diversi disegni di Pinocchio a simboleggiare bugie e false promesse.

Conte si è fermato a parlare con loro dichiarando che molti sono problemi “ereditati”. “Abbiamo un decreto in sede di conversione, il fatto che noi oggi facciamo una riunione tecnica qui è per non sbagliare gli emendamenti che dobbiamo inserire”. Il premier ha assicurato ai sindaci dei comuni colpiti che nel decreto sblocca cantieri all’esame del Senato saranno inseriti emendamenti per aiutare la ricostruzione.

“Siamo consapevoli che ci sono comunità che soffrono – ha detto – che non vedono ancora una prospettiva reale e vorrebbero restituita la comunità alla vita quotidiana che si è persa”. E poco prima dell’incontro, in merito all’operato del governo gialloverde, “diciamo che non abbiamo mai distolto l’attenzione ma dobbiamo fare molto di più. Soprattutto, mentre nella fase emergenziale operiamo velocemente con gli strumenti a disposizione, nella fase della ricostruzione siamo ancora lenti, su questo dobbiamo accelerare”.

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Intanto, si alimentato dubbi di costituzionalità sul dl sicurezza in arrivo in Cdm questa sera. “Oggi c’è un cdm, io sono abituato a parlare con i ministri e non ad anticipare prima di un Consiglio eventuali valutazioni – ha affermato Conte -. L’ho sempre detto: il Cdm è un organo collegiale, parlare alla stampa su un provvedimento che portano a me non piace”.

Botta e risposta Conte-sindaco Leonessa 

Scambio di battute tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il sindaco di Leonessa e parlamentare reatino di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini, in occasione dell’incontro con gli amministratori locali sulla ricostruzione post terremoto che si e’ svolto a Norcia. Poco prima dell’inizio della riunione a porte chiuse con le autorita’ locali, il premier ha chiesto alla stampa di uscire dalla stanza dove si teneva perche’ la natura dell’iniziativa era “operativa”.

Trancassini a quel punto ha preso la parola per chiedere come mai il presidente del Consiglio volesse svolgere una “riunione segreta”. “Il palazzo piu’ e’ di vetro, meglio e'”, ha detto il sindaco di Leonessa. “Di certo questa riunione non voleva essere segreta – ha subito risposto Conte -, altrimenti non ci sarebbe stata tutta questa gente”. Dopo il botta e risposta la riunione ha avuto inizio.

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