Contratto scuola, Anief: “Aumento doveva essere 270 euro”

19 dicembre 2017

“Altro che 85 euro, per avere un rinnovo contrattuale utile al recupero dell’inflazione e aumenti equi occorrono 270 euro. La metà coprono la mancata assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale, gli altri 135 euro sono quelli da garantire in proporzione all’inadeguatezza dei compensi, fermi dal 2009, oggi assegnati ai nostri docenti e Ata. Che senso ha condurre una battaglia per ottenere nemmeno un terzo di quanto dovuto?”. Così Marcello Pacifico, presidente dell’Anief e segretario confederale Cisal, sulla mancanza di copertura per assicurare l’incremento di 85 euro medio mensile lordo a tutti i dipendenti della scuola. Per il sindacato lo scenario di fondo che caratterizza questo rinnovo contrattuale è fatto di risorse economiche a dir poco modeste. Le somme messe a disposizione per far crescere gli stipendi dei lavoratori pubblici, con le ultime tre leggi di stabilita’, compresa la prossima, sono a dir poco esigue. “La verità è che quell’intesa con la ministra Madia è stato un vero autogol – sottolinea Pacifico – perché si sono ingabbiati gli aumenti all’interno di tetti ridicoli. I quali, adesso, rischiano pure di venire meno. Così ci ritroveremo con dei dipendenti che dopo quasi dieci anni di fermo stipendiale guadagneranno il corrispondente di una pizza in più al mese”.

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