Cooperative a Crocetta: nessuna rivoluzione solo logica assistenziale

8 agosto 2014

Una lunga lettera aperta indirizzata al presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dopo il voto della manovra ter e le dure dichiarazioni del governatore sull’Ircac, un istituto per Crocetta, che “è servito solo a pagare stipendi”. Parole pesanti a cui le sigle del mondo cooperativo hanno deciso di rispondere in coro con un documento firmato da Agci, Confcooperative, Legacoop, Unci e Unicoop in cui si chiede urgentemente ”un incontro” e si rimarca il valore della cooperazione sull’Isola, ”unico settore economico in Sicilia che dal 2008 al 2013 ha prodotto una crescita occupazionale del 7,1%”). ”Le dichiarazioni che, dopo l’approvazione della legge finanziaria, abbiamo sentito in questi giorni sull’Ircac ed indirettamente sul movimento cooperativo e le sue associazioni di rappresentanza – scrivono i presidenti delle 5 centrali cooperative – hanno destato in noi stupore. Non è vero che è stata condotta da noi una battaglia di retroguardia sull’Ircac. Né che si volevano difendere stipendifici. E del resto – continua la lettera – la norma sull’Ircac, proposta dal Governo ed approvata dall’Ars, non riduce alcuno stipendio, sia esso giustamente o ingiustamente erogato. Anzi. Essa non fa altro che togliere risorse destinate ad investimenti (e quindi ad occupazione) nelle cooperative (25 milioni di euro) e indirizzarli al mantenimento dei costi (inclusi gli stipendi) dei forestali”. Poi l’affondo. ”Chiamiamola con il suo vero nome: questa non è la rivoluzione, è il mantenimento della logica assistenziale che tanto male ha fatto alla Sicilia negli anni passati” dicono le centrali cooperative, che auspicano un confronto sull’argomento. “Conosciamo la sua storia – concludono – e abbiamo la seria preoccupazione che lei venga male informato. Che ci siano intorno a lei suggeritori che non le rappresentano, in buona o malafede, la realtà dei fatti”.

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