Corona condannato a 1 anno. Lui esulta in aula, applausi da fans

12 giugno 2017

Condannato per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte ma assolto dalle accuse di intestazione fittizia di beni e di violazione delle norme patrimoniali relative alle misure di prevenzione. Si è chiuso così il processo milanese a carico di Fabrizio Corona, imputato per il caso del cosiddetto “tesoretto” da circa 2,6 milioni di euro sottratti al fisco. Il Tribunale di Milano ha condannato l’ex fotografo dei vip a 1 anno di carcere, contro i 5 anni chiesti per lui dal pm Alessandra Dolci. Francesca Persi, la storica collaboratrice di Corona che nascondeva nel controsoffitto del suo appartamento 1,7 milioni di euro in contanti, è stata invece condannata a 6 mesi di carcere con sospensione condizionale della pena. Alla lettura della sentenza Corona ha esultato in aula battendo i pugni sul tavolo e urlando “sì” mentre i suoi partenti, amici e fans presenti in aula lo applaudivano. I giudici della Prima Sezione Penale di Milano (collegio presieduto da Guido Salvini) hanno anche disposto la revoca del provvedimento di custodia cautelare che ha ottobre scorso aveva portato nuovamente Corona dietro le sbarre. L’ex fotografo resta comunque in carcere per effetto della revoca del regime di affidamento in prova deciso nei mesi scorsi dal Tribunale di Sorveglianza. E’ stato uno dei suoi difensori, l’avvocato Ivano Chiesa, a chiarirlo ai cronisti dopo la lettura della sentenza: “Fabrizio resta in carcere perché il Tribunale di sorveglianza ha revocato il suo affidamento. Ma, essendo venuto meno il mandato di cattura, le cose cambiano di molto. Fabrizio riprenderà infatti il suo percorso”. Il legale si è definito “felicissimo” per il risultato processuale ottenuto, ma anche “un po’ distrutto”, perchè, ha spiegato, “Fabrizio, dopo la lettura della sentenza, mi ha riempito di botte e mi ha detto ‘sei fortissimo’”.

Il verdetto è stato infatti stato accolto con un forte “sì” da Corona che ha urlato “giustizia è fatta”, battendo i pugni sul tavolo e abbracciando il suo difensore. Due delle tre accuse contestate dalla procura non hanno infatti retto al giudizio del Tribunale. Che ha condannato Corona soltanto per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte con l’aggravante di “aver commesso il fatto durante l’affidamento in prova”. L’ex fotografo è stato inoltre interdetto per due anni dai pubblici uffici e dall’esercizio di uffici direttivi ed dichiarato incapace di trattare con la Pubblica Amministrazione per lo stesso periodo di tempo. “Avevo detto che il giudice Salvini era un fuoriclasse e così è stato. Già sei mesi fa – ha sottolineato ancora l’avvocato Chiesa – aveva detto che non esisteva il reato di intestazione fittizia e che Fabrizio non c’entra niente con la mafia e nemmeno con la criminalità organizzata”. Il Tribunale ha tuttavia inviato gli atti processuali e di indagine alla Procura sollecitandola a valutare eventuali profili di appropriazione indebita. Soddisfatta anche la fidanzata Silvia Provvedi, cantante del suo “Le Donatelle”, presente a quasi tutte le udienze del processo: “E’ uscita la verità, le accuse sono cadute nel nulla. Ora spero che Fabrizio esca molto presto dal carcere. In casi come questi – ha puntualizzato – l’amore può aiutare”. Dello stesso tono il commento della mamma Gabriella: “Fabrizio non è un criminale, giustizia è stata fatta. Sbagliare è una cosa molto diversa dall’essere criminali. Mio nipote Carlos ha 14 anni, ha bisogno di suo padre e lo aspetta”.

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