Spettacolo e tecnica, agonismo e fair play, suspense e partecipazione. Non manca nulla nel Mondiale femminile in corso in Francia, almeno secondo i dati diffusi dalla Fifa e relativi ai match della fase a gironi, che ha coinvolto 24 nazionali. Sono state 106 le reti segnate in totale, una ogni circa dieci tiri verso la porta, e quasi il 20% sono state realizzate negli ultimi 10′, prova dell’intensita’ delle sfide, davvero giocate all’ultimo respiro. Il record di segnature si e’ avuto nel match Usa-Thailandia, conclusosi 13-0, risultato mai registrato nemmeno in un mondiale maschile.
Altro record assoluto – con un altro numero scaramantico, 17 – e’ quello dei gol segnati da un solo giocatore ai mondiali, strappato al tedesco Klose dalla bomber brasiliana Marta con la rete nella partita contro l’Italia. La sua compagna di squadra Formiga, entrando in campo contro la Giamaica, e’ diventata sia la piu’ matura giocatrice in un mondiale femminile, con 41 anni e tre mesi, sia l’unica ad aver preso parte a sette edizioni del mondiale, avendo esordito alla seconda edizione, in Svezia, nel 2005. Tra le altre statistiche, emerge la resistenza delle tedesche, che in tre partite hanno coperto 348 chilometri, poco piu’ delle svedesi e delle statunitensi, alle quali spetta invece tra gli altri il primato dei gol (18) e del possesso palla, con una percentuale del 63%.
Precise, le calciatrici del torneo, nei passaggi, visto che quelli andati a buon fine hanno sfiorato l’80%. Bene anche sul fronte della correttezza in campo, visto che sono stati estratti 86 cartellini gialli – uno solo per simulazione – e solo due rossi, entrambi per doppia ammonizione. Il successo dell’evento e’ testimoniato dalle presenze negli stadi, con 1.094.639 biglietti venduti al 20 giugno. La partecipazione degli impianti e’ stato del 70%, con unici partite sold out durante la fase a gironi. Di rilievo anche l’audience, con la Fifa che prevede venga superato il tetto di un miliardo di spettatori nel mondo su tutti i canali disponibili, tra tv e web.
