Corte d’Appello, in corsa anche i partiti collegati solo in Ue

Corte d’Appello, in corsa anche i partiti collegati solo in Ue
17 aprile 2019

L’Italia apre le proprie schede elettorali anche ai partiti che hanno solamente un collegamento con partiti esteri presenti nell’Europarlamento. La Corte d’Appello di Roma, con il magistrato Picazio Presidente dell’Ufficio elettorale circoscrizionale, ha infatti gia’ dato via libera alla corsa di ‘Partito comunista’, ‘Il popolo della famiglia’ e ‘Popolari per l’Italia’, che non hanno parlamentari nazionali ne’ firme, ma un collegamento nel simbolo e con atti notarili rispettivamente con gli europarlamentari comunisti greci del Kke e con il gruppo del Ppe. “La legge parla chiaro – afferma Picazio – e’ sufficiente dimostrare il collegamento con un solo parlamentare eletto in Italia o in Europa”.

I partiti, che hanno depositato il simbolo al Viminale, potranno presentare le liste nelle Corti d’Appello delle cinque circoscrizioni (Milano, Venezia, Roma, Napoli e Palermo) fino alle 20 di oggi. Gli esclusi potranno ricorrere all’Ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione. L’applicazione della norma favorira’ anche la presentazione delle liste di Casapound, Forza Nuova e forse anche del Partito Pirati. Tra i partiti maggiori hanno gia’ depositato le liste Pd (primo in ordine cronologico), Lega, La sinistra, +Europa, Verdi. Mancano per ora le carte di M5s, FI, FdI. A Roma sono sub judice le liste di Gilet arancioni e Partito pirati. Tra i candidati spicca la presenza di Salvini in tutte le circoscrizioni. Bonino corre solo nella circoscrizione centro, Bonelli nel nordest, Fratoianni nel centro ma non come capolista. L’eurodeputato leghista Borghezio non e’ stato ricandidato, Kyenge si presenta nel nordest. Il medico di Lampedusa Bartolo correra’ per il Pd sia nel centro sia nella circoscrizione isole.

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