Crisi, giovani tedeschi vogliono posto fisso più di italiani

Crisi, giovani tedeschi vogliono posto fisso più di italiani
20 novembre 2014

Ne avrebbero anche la possibilità, ma gli manca lo spirito d’iniziativa. Rispetto ai coetanei di altri Paesi europei, Italia compresa, i giovani tedeschi non sono molto propensi a diventare imprenditori di sé stessi, preferendo invece una più comoda posizione da dipendente. E’ quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’istituto Vodafone e la società demoscopica YouGov. Secondo la ricerca solo un giovane tedesco su quattro (24%) si è detto disposto a fondare una startup nel settore digitale, delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT). In Spagna, per avere un termine di paragone, la percentuale sale al 52%, mentre in Italia è al 47%.

Anche rispetto alla possibilità, più generica, di diventare imprenditore, o comunque un lavoratore autonomo, le cose non cambiano molto: solo il 53% dei giovani tedeschi potrebbe immaginarsi un futuro simile, contro l’80% dei coetanei italiani e il 79% degli spagnoli. Per i ragazzi in Germania la vita dell’imprenditore è troppo stressante (46% degli intervistati), e inoltre non permetterebbe una giusta ripartizione del tempo di lavoro e di quello libero (43%). In parte la maggiore disposizione al rischio di italiani e spagnoli rispetto ai coetanei tedeschi, invece, deriva anche dalle difficoltà economiche dei rispettivi Paesi. Un terzo degli intervistati (giovani tra i 18 e i 30 anni di sei Paesi europei) ha ammesso che la difficile situazione occupazionale è uno stimolo in più per tentare di avviare una carriera da autonomo. Quando il lavoro non si trova, occorre provare a inventarlo, sembrano aver capito i giovani dei Paesi deboli dell’Unione europea. Per Mark Speich, esperto dell’istituto Vodafone, proprio nei Paesi in crisi cresce lo spirito imprenditoriale, come “via d’uscita dalla miseria”

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