Crocetta mette in moto il suo terzo governo: “Si parte da una Sicilia che si rinnova”.

Crocetta mette in moto il suo terzo governo: “Si parte da una Sicilia che si rinnova”.
4 novembre 2014

“Non mi piace l’espressione ‘nuovo governo’, e’ invece un ‘nuovo inizio’ che parte dal patto che la coalizione e il presidente hanno stipulato con la Sicilia. Un patto per il risanamento, per il lavoro. Un patto di rigore, dove il rigore non deve corrispondere alla macelleria sociale, ma deve avere un taglio di solidarieta’”. Con queste parole il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, mette in moto il suo terzo governo in due anni di amministrazione di cui “sviluppo e lavoro sono i pilastri sui quali dobbiamo essere chiari”. In altri termini “si parte da una Sicilia che si rinnova, c’e una squadra che puo’ lavorare bene e ben motivata”. Ed ecco la nuova squadra di governo. All’Economia andrá Alessandro Baccei, all’Agricoltura Nino Caleca, al Lavoro Sebastiano Caruso, alle Infrastrutture Giovanni Pizzo, agli Enti Locali Marcella Castronovo, al Turismo Cleo Li Calzi, ai Beni Culturali Antonio Purpura, alla Formazione Mariella Lo Bello, al Territorio Maurizio Croce, all’Energia Vania Contrafatto. Confermate le deleghe per Linda Vancheri alle Attivitá Produttive e Lucia Borsellino alla Sanitá.

“Oggi questo governo nasce da un patto d’alleanza rinnovato con la sua coalizione – afferma Crocetta -. E’ una scelta fatta volentieri, e in modo perfettamente consapevole, perché ritenevo che al punto in cui eravamo, o noi rinnovavamo un nuovo patto per rilanciare l’attivita’ di governo, o era meglio andare alle urne”. E così per il governatore “il parlamento ha fatto una scelta di responsabilita’ (respingimento della mozione di sfiducia, ndr)” in quanto “non era il caso di trascinare in una lunga campagna elettorale la Sicilia in questo momento cosi’ difficile”.

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Sui fondi europei, invece, il governatore siciliano auspica “che ci sia molto piu’ cordinamento tra Roma e Palermo”. “Abbiamo la possibilita’ di porre interlocuzioni critiche con Roma e Bruxelles – prosegue – se abbiamo messo in ordine i nostri conti”. Insomma, “la priorita’ assoluta e’ il lavoro” per il nuovo che già la prossima settimana intende presentare il nuovo programma “in cui verranno indicate le priorita’ e le cose concrete da fare”. “Emergenze non ne vogliamo piu’ – conclude -. Vogliamo toglierle di mezzo, e per farlo occorre un’attivita’ programmatoria e sistematica”.

Insomma, “la priorita’ assoluta e’ il lavoro” per il nuovo che già la prossima settimana intende presentare il nuovo programma “in cui verranno indicate le priorita’ e le cose concrete da fare”. “Emergenze non ne vogliamo piu’ – conclude -. Vogliamo toglierle di mezzo, e per farlo occorre un’attivita’ programmatoria e sistematica”.

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