Crocetta replica: mi ricandido a governatore. In barba a Renzi & C. Centrodestra verso primarie

Crocetta replica: mi ricandido a governatore. In barba a Renzi & C. Centrodestra verso primarie
Palazzo D'Orleans, sede della presidenza della Regione Siciliana
26 gennaio 2017

Lo schema che intende riproporre in autunno in Sicilia è lo stesso di cinque anni fa, quando ha deciso di lanciare la sua candidatura a governatore dell’Isola.  Da eurodeputato del Pd in corsa per la carica più alta della Sicilia ha vinto la scommessa, è stato eletto presidente della Regione dai siciliani, e a pochi mesi dalla scadenza del suo mandato è di nuovo in campagna elettorale. Dei diktat romani se ne frega, anzi rilancia e avverte: “Non mi faccio mettere la museruola da nessuno e non permetterò che le decisioni sulla Sicilia vengano prese altrove. Credo che sia allucinante che i candidati sindaci e a presidente della Regione vengano decisi a Roma. In ogni caso sappiano che mi ricandido”. Il riferimento è a un’altra tornata elettorale, quelle delle amministrative di primavera a Palermo dopo che due giorni fa Leoluca Orlando è andato a Roma per parlare con il numero due del Pd Lorenzo Guerini, ma senza i vertici del partito locali. Un metodo “surreale” che non piace al governatore, che però  preferisce non immischiarsi nella vicenda”.

REGIONALI Intanto nel centrodestra si scaldano i motori in vista del voto di ottobre, e Nello Musumeci leader del Movimento Diventerà Bellissima è già in corsa per le primarie che dovrebbero celebrarsi il 2 aprile.  “Il 4 febbraio apriremo la campagna elettorale per le primarie del centrodestra, accettiamo le regole del gioco chi vince sarà il candidato di tutti. Io sarò candidato per il Movimento Diventerà bellissima. Me lo hanno chiesto con insistenza, sono felice avverto il peso di una grande responsabilità. Sono felice ma prudente” fa sapere Musumeci, che ha sfidato Rosario Crocetta alle regionali di cinque anni fa. Tre giorni fa si è svolta una riunione tra i rappresentati di movimenti e partiti della coalizione: Forza Italia, Fratelli di Italia, Diventerà Bellissima, Cantiere Popolare, Noi con Salvini – Lega, Movimento Nazionale Siciliano, Azione Nazionale, Mpa per discutere le regole delle primarie. Una bozza di regolamento c’è già e i primi di febbraio è previsto un nuovo incontro per metterla nero su bianco e sancire l’intesa. La bozza fissa pure la road map che dovrebbe traghettare all’election day: entro il 10 febbraio dovrebbe essere costituito Il Collegio dei Garanti composto da un rappresentante regionale dei partiti o dei movimenti aderenti alla consultazione delle primarie. Le candidature invece dovrebbero essere presentate dalle 12 alle 19 del 28 febbraio. Ciascun movimento o partito dovrebbe esprimere il proprio candidato per le primarie. Oltre a Musumeci circolano già altri nomi: l’ ex assessore ai Beni Culturali Gaetano Armao per il Movimento Nazionale Siciliano, Salvo Pogliese  per Forza Italia e Angelo Attaguile per Noi con Salvini-Lega.

Leggi anche:
Dopo il crollo in Basilicata, è scontro sulle candidature nel M5s

COMUNALI PALERMO Intanto, Forza Italia lunedì riunirà il suo ufficio politico a Palermo. “Affronteremo il tema delle elezioni a Palermo – dice il capogruppo di FI all’Ars Marco Falcone –  dove ci sono anche delle novità e parleremo anche delle elezioni regionali e di quelle in altri grandi centri dell’isola”. Ieri il commissario Fi in Sicilia Gianfranco Micciché, dopo le parole del leader dei Coraggiosi Fabrizio Ferrandelli, che non intende aver simboli di partito nelle liste appoggiano la sua candidatura a sindaco di Palermo, dove la Procura lo ha indagato per voto di scambio politico mafioso, ha detto che non rinuncerà al simbolo. Non a caso circolano già altri nomi e qualcuno parla di Giuseppe Milazzo, l’ex consigliere comunale di Fi e deputato all’Ars, come papabile candidato alla carica più alta in città. E se Fi chiude le porte a Ferrandelli, le apre l’Udc di Lorenzo Cesa, che ha deciso di sostenerlo. “Mentre dall’altro lato assistiamo a un momento di disorientamento e confusione, per noi l’unione diventa l’elemento dirimente di un progetto politico” dice il vicecommissario regionale Udc Ester Bonafede,  che fino a qualche anno fa è stata assessore nella giunta di Rosario Crocetta. “Ormai da molto tempo l’Udc ha aperto un canale di dialogo con Ferrandelli convinti che lui sappia interpretare le esigenze che scaturiscono dalla società civile”  dice Bonafede, secondo cui l’ex deputato del PD  “è l’uomo che parla la lingua della concretezza: la politica del realizzare. I palermitani vogliono stabilità ma vogliono anche che dietro un uomo ci siano i partiti”.  E sulle vicende giudiziarie di Ferrandelli dice: “Abbiamo seguito l’evolversi dei fatti che lo hanno portato ieri in conferenza stampa: siamo certi che la magistratura farà chiarezza e siamo convinti della sua dirittura morale”, mentre sul piano politico, assicura che “il metodo che abbiamo seguito è la capacità di sedare ‘l’io’ in luogo di un ‘noi'”.

Leggi anche:
Ok Governo a regole su Ia: fino a 5 anni di carcere per chi froda
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti