Crollo ponte Genova, Toti e Bucci oggi da Conte per modificare decreto. Tanti i nodi da sciogliere

Crollo ponte Genova, Toti e Bucci oggi da Conte per modificare decreto. Tanti i nodi da sciogliere
Marco Bucci e Giovanni Toti
18 settembre 2018

I poteri del commissario straordinario non assorbano quelli del commissario dell’emergenza. E’ quanto chiederanno al premier Conte oggi a Palazzo Chigi, durante l’incontro sul cosiddetto “Decreto Genova”, il governatore della Liguria Giovanni Toti ed il sindaco di Genova Marco Bucci. Tra gli altri temi sul tavolo del governatore ligure in vista dell’incontro di domani, i contributi per i privati, gli indennizzi per gli sfollati, maggiori investimenti sul trasporto pubblico locale, assunzioni di personale e garanzie sulle infrastrutture come la Gronda.

Leggi anche:
Onu, Usa hanno votato contro l'ammissione della Palestina

Secondo quanto trapelato dalle riunioni che si sono susseguite per tutta la giornata di ieri nella sede della Regione Liguria, Toti e Bucci chiederanno al presidente del Consiglio di modificare alcuni punti fondamentali del decreto, a partire appunto dai poteri del commissario straordinario. Se il decreto non verrà cambiato, infatti, i poteri del commissario per l’emergenza confluirebbero entro 5 giorni in quelli del commissario per la ricostruzione, ipotesi che la Regione respinge anche per evitare di allungare i tempi di interventi già avviati come quelli sulla viabilità cittadina, sugli sfollati e sulla rimozione dei detriti del crollo.

Oltre ad una serie di deroghe, non contenute nella prima stesura, come ad esempio quella riguardante l’assunzione di personale pubblico, gli enti locali chiederanno al governo anche maggiore chiarezza sugli indennizzi alle imprese, che al momento reputano insufficienti, e la reintroduzione delle norme sugli ammortizzatori sociali e sul sostegno al reddito per lavoratori e professionisti. Tra i temi al centro dell’incontro ci sarà poi quello del soggetto attuatore.

Leggi anche:
Voto in condotta, come cambia la scuola con il ddl Valditara

Se, come prevede il decreto, il soggetto attuatore non sarà più Autostrade, bisognerà chiarire a chi spetteranno tutti gli obblighi di demolizione e ricostruzione e di indennizzo, collegati anche al PRIS regionale, ossia agli indennizzi previsti per gli sfollati, che l’assessore alla Protezione Civile Giampedrone discuterà proprio giovedì con Aspi. Infine Toti e Bucci pretenderanno garanzie su tutti gli investimenti contenuti negli accordi di programma con Autostrade, come per esempio quelli sulla Gronda. Il documento dovrebbe arrivare sul tavolo del premier alle 12, proprio in concomitanza con la convocazione a Palazzo Chigi delle istituzioni locali.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti