D’Ali’, eliminare gestione fallimentare

D’Ali’, eliminare gestione fallimentare
L'ex senatore di Forza Italia, Antonio D'Alì
11 marzo 2018

“Purtroppo avevo e ho ragione, occorre eliminare una gestione fallimentare del partito. Armati di coraggio e di rispetto per i nostri elettori, adesso lo chiedono anche cinque deputati regionali ed ampie fasce del partito un po’ da tutta la Sicilia. Sono certo che l’azione coraggiosa, sorretta da argomenti seri e non di mero poltronificio, degli onorevoli Calderone, Cannata, Caronia, Gallo, e Genovese, gia’ bollati come ‘ribelli’, giungera’ presto all’attenta valutazione del presidente Berlusconi. La mia voce, che qualcuno ha bollato come isolata, dunque, alla fine tanto isolata non era”. Lo dice in una nota l’ex senatore di Forza Italia Antonio D’Ali’. “Queste elezioni – aggiunge – sono state un disastro, pur in una terra generosa come la Sicilia. Siamo passati dal 26% e dai 14 senatori del 2013 (quando Gianfranco Micciche’ era fuori da Forza Italia) al 20% e ai soli 3 senatori del 2018. E, nonostante cio’, c’e’ qualcuno che cerca pure di cantar vittoria. I patetici comunicati con cui gli amici di Micciche’ cercano di nascondere la verita’, rafforzano agli occhi di tutta la Sicilia e dell’Italia intera l’evidente fallimento di una gestione da condominio. A questi signori non importa il fatto di aver azzerato lo sforzo titanico del presidente Berlusconi e di avergli precluso la guida del Paese con liste platealmente rifiutate dagli elettori. Le loro risposte allo sdegno che viene dalla base sono sinceramente paradossali: ‘guerra’, ‘fuori i traditori’, ‘espulsione’ e cosi’ via. “Mai – conclude – e’ stato organizzato un incontro per discutere la composizione delle liste. Io stesso, dopo aver espresso il mio aperto dissenso, ho conosciuto dai giornali la composizione finale dei fallimentari listini che tre o al massimo quattro persone avevano tra loro deciso”.

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