Dalla foglia bionica il carburante del futuro

Dalla foglia bionica il carburante del futuro
13 febbraio 2015

La sfida energetica è, di sicuro, una delle più affascinanti ma anche necessarie per la sopravvivenza del Pianeta e dell’umanità. Ogni piccolo passo avanti, compiuto in tal senso, lascia ben sperare in un futuro migliore e più ‘green’ per tutti. In questa scia si inserisce la scoperta dei ricercatori dell’Università di Harvard, coordinati dal professor Joseph P. Torella, pubblicata sulla rivista ‘Proceedings of the National Academy of Sciences. Il procedimento, messo a punto dalla Harvard Medical School, prende spunto e ripropone, seppur in maniera meccanica, il processo di fotosintesi. In poche parole, dalla luce del sole, attraverso l’azione sviluppata da una speciale foglia artificiale, è possibile arrivare alla produzione di un carburante liquido. Nello specifico, ‘la foglia bionica’, realizzata in laboratorio, proprio come una normale cellula fotovoltaica, riesce ad incamerare la luce del sole e, con il suo ausilio, come nella fotosintesi, separa l’acqua nelle sue componenti base: idrogeno e ossigeno.

A questo punto entra in gioco il ‘Ralstonia eutrofia’, un batterio geneticamente modificato in grado di combinare l’anidride carbonica con l’idrogeno e convertire il tutto in carburante liquido, per la precisione, l’isopropanolo. Quest’ultimo già conosciuto e utilizzato come come additivo per carburanti. Al momento, la resa di questo processo, complesso ma non complicato, è pari all’1 per cento, in riferimento all’efficienza energetica, ma i ricercatori sono convinti di poter arrivare in breve tempo ad un risultato del 5 per cento. I veri punti di forza di tutto il procedimento sono i bassi costi e l’essere non inquinante. Per produrre carburante, infatti, bastano luce solare, CO2 e acqua.

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