Dalla Grecia al post human: le Gallerie d’Italia e Rivoli insieme

2 luglio 2019

Due grandi musei in dialogo sull’asse, sempre più vivace, tra Milano e Torino. Alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo nel capoluogo lombardo è aperta la mostra “Dall’argilla all’algoritmo”, che ospita, accanto a opere delle collezioni della banca, anche lavori provenienti dal Castello di Rivoli di Torino.

Classico e contemporaneo, maestria pittorica e video si confrontano in un dialogo serrato, scandito dal ragionamento che fa da sottotitolo all’esposizione, ossia la relazione tra arte e tecnologia. Partendo dall’antica Grecia e dalle sue ceramiche che raccontano la storia della nostra cultura per arrivare poi al Tintoretto e al suo ritratto di condottiero, alla celeberrima Porta Romana industriale di Boccioni, alle sequenze di Fibonacci rivisitate da Mario Merz, fino alle fotografie coloratissime e ipertecnologiche di Thomas Ruff.

Ma l’elemento più nuovo, che amplia ulteriormente la vocazione delle Gallerie d’Italia, è quello legato alle opere video, che nel museo milanese trovano un nuovo respiro, a partire dal cinema ricostruito da Janet Cardiff e George Bures Miller nella grande sala d’ingresso, ambiente totalizzante e multi sensoriale, per poi arrivare a capolavori come quelli di Hito Steyerl o di Ed Atkins o ancora l’ipnotico film “What the Heart Wants” di Cécile B. Evans, tuffo nella possibilità di un mondo post umano. La mostra è curata da Carolyn Christov-Bakargiev e Marcella Beccaria, con il coordinamento di Gianfranco Brunelli. Resta aperta al pubblico in piazza Scala fino all’8 settembre.

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