Dalla statistica una pillola di Viagra, ma scenario non cambia

23 agosto 2014

Dalla statistica una piccola pillola di Viagra per il Pil tricolore e dunque un piccolo sollievo per i conti pubblici. Per il capo economista di Nomisma, Sergio De Nardis, l’adozione da parte dell’Istat del Sec 2010, il nuovo sistema Ue di contabilità economica nazionale, “avrà ripercussioni in particolare sul rapporto debito/pil”. Il ricalcolo del Pil partirà dal 2011 e la Commissione Ue aveva stimato per l’Italia un aumento cumulativo del Pil tra 1% e 2%, in soldoni tra 15 e 30 miliardi di euro. Altri paesi Ue hanno peraltro già proceduto a questa operazione con effetti accrescitivi sul Pil. Nel caso dell’Italia, “se la revisione facesse salire il Pil del 2%, il rapporto deficit/Pil scenderebbe dello 0,1% mentre il debito/Pil calerebbe in maniera più sostanziale, di 2,6-2,7 punti se ci si trova al 135%. Ne consegue che il rialzo del Pil per una data percentuale abbatte in misura più che proporzionale il debito/Pil”, spiega De Nardis.

La spinta arriverà soprattutto dal cambiamento del criterio di contabilizzazione di alcune voci. Tra queste la capitalizzazione delle spese in Ricerca e Sviluppo che determina un impatto positivo sulla domanda aggregata. Più limitato l’impatto dello spostamento della spesa per armamenti dai consumi intermedi alla spesa per investimenti, qui l’effetto positivo è soprattutto di natura differenziale ed è dovuto agli ammortamenti del capitale fisico, in quanto le spese militari già entravano nel Pil sotto la voce consumi collettivi. C’è poi una ulteriore ulteriore armonizzazione delle regole contabili europee Sec 1995, che già prevedevano di contabilizzare tutte le attività che producessero reddito, indipendente dalla loro natura giuridica. E qui l’Italia considerando la storica presenza di almeno 3 grandi organizzazioni criminali potrebbe, paradossalmente, avere sorprese positive.

Tre attività sono state armonizzate e collocate sotto specifici capitoli di spesa. Dunque sotto la voce consumi individuali delle famiglie troveranno ospitalità le spese sostenute per l’amore a pagamento (prostituzione) nonchè quelle per l’acquisto di droghe. Spese che spesso distruggono le famiglie. Peraltro la prostituzione gode già di una regolamentazione legale in numerosi paesi europei, quali ad esempio Germania, Belgio e Olanda. Il contrabbando di sigarette e alcol, che schiva dazi ed Iva, troverà invece ospitalità sotto la voce importazioni e esportazioni.

Nel complesso i numeri tirati in ballo dal nuovo sistema di contabilità europea potrebbero essere non piccolissimi e dunque la decisione del governo di aggiornare i numeri del Def dopo la revisione contabile dell’Istat (22 settembre) appare assolutamente ragionevole. Soprattutto in periodi dove, anche a causa del rallentamento economico europeo, la coperta rischia sempre di essere corta, non solo per l’Italia. Se però vi saranno benefici sui conti pubblici in grado di alleviare gli sforzi per mantenere il consolidamento delle finanze pubbliche, bisognerà considerarli come un fatto soprattutto tecnico. Se infatti il Paese dovesse continuare a viaggiare a ridosso della deflazione che, come noto, aumenta il peso del debito, il sollievo sarà dunque di breve durata, proprio come il Viagra.

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