E’ morto a 69 anni David Bowie, 53 cose da sapere su una vita straordinaria

E’ morto a 69 anni David Bowie, 53 cose da sapere su una vita straordinaria
11 gennaio 2016

di Carlalberto Mineo

Il cantante britannico David Bowie è morto ieri “in pace” dopo una “coraggiosa lotta di 18 mesi” con il cancro. L’annuncio è pubblicato sulla pagina Facebook del musicista. “David Bowie è morto in pace oggi circondato dai suoi familiari dopo una coraggiosa lotta di 18 mesi contro il cancro. Se molti di voi condivideranno il lutto, vi chiediamo di rispettare la privacy della famiglia” si legge sul post datato ieri. Bowie, al secolo David Robert Jones, aveva compiuto 69 anni l’8 gennaio: nella stessa data è uscito il suo ultimo album, Blackstar, un ritorno accolto con favore dalla critica, in cui il musicista si reinventava, ancora una volta, tra jazz sperimentale e new wave. La star rivoluzionò il rock, ma fu soprattuto protagonista di una vita straordinaria, fuori da ogni schema. La Bbc ha raccolto sul suo sito una serie di curiosità sul grande artista britannico.

I PRIMI ANNI – David Bowie era nato David Robert Jones a Brixton, Londra, l’8 gennaio 1947. Era nato lo stesso giorno di Elvis Presley.
– La famiglia si trasferì a Bromley, altro sobborgo a sud di Londra quando il futuro Duca Bianco aveva sei anni.
– David frequentò la Bromley Technical High School, oggi Ravenswood School.
– Il chitarrista rock Peter Frampton era amico di Bowie a scuola, suo padre era a capo del dipartimento di arte. Frampton continuò a suonare a lungo con David durante la sua carriera.
– Una delle pupille di Bowie era dilatata in permanenza dopo il che il suo amico George Underwood lo colpì ad un occhio durante una rissa a scuola, per una ragazza.
– Underwood e Bowie rimasero amici e Underwood disegnò le copertine dei primi album del musicista.
– Cominciò a suonare il sassofono a 12 anni.

PRIMA DELLA FAMA – Il suo primissimo brano fu Liza Jane/Louie Louie Go Home nel giugno 1964, con il nome di Davie Jones con The King-Bees.
– In seguito cambio il suo nome per non essere confuso con Davy Jones del complesso dei Monkees.
– Bowie si pronuncia facendo rima con Joey.
– A 17 anni fu intervistato dalla Bbc in quanto fondatore della Società per la prevenzione della crudeltà verso gli uomini con i capelli lunghi. Si lamentò: “non è bello quando ti chiamano ‘carina’”.
– Pubblicò il suo primo album, David Bowie, nel 1967 dopo aver suonato in una serie di pub e night clubs.
– Nel 1967 pubblicò anche un singolo, The Laughing Gnome, che per molti fan è la sua peggiore canzone.
– Quando Bowie chiese ai fan di votare per telefono quali brani avrebbe dovuto suonare nel suo tour mondiale del 1990, The Laughing Gnome fu il più richiesto, ma lui non lo suonò.

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STARMAN – Il primo hit di Bowie in Gran Bretagna, Space Oddity del 1969, fu usato dalla Bbc per la trasmissione in diretta del primo allunaggio.
– Il primo personaggio fittizio di Bowie, Major Tom, compare in tre successi dei musicista, Space Oddity (1969), Ashes To Ashes (1980) e Hallo Spaceboy (1996).
– Il primo numero uno di Bowie nelle chart Usa fu Fame, del 1975. Era stata scritta con John Lennon, che partecipò all’accompagnamento vocale.
– La modella Twiggy compare con lui sulla copertina dell’album del 1973 Pin Ups.
– Nel periodo in cui uscì l’album di Bowie del 1975 Young Americans, il fondatore degli Chic Nile Rodgers fece un’audizione per suonare la chitarra nella band del cantante. Fu bocciato.
– Ma lo stesso Rodgers nel 1983 produsse l’album di Bowie che ebbe maggiore successo commerciale, Let’s Dance.
– Si ritiene che Bowie abbia venduto circa 140 milioni di album nella sua carriera.
– Nel 2006 è stato votato al quarto posto nella classifica delle Bbc delle grandi icone britanniche viventi. Davanti a lui Sir Paul McCartney, terzo, Morrissey, secondo, e Sir David Attenborough primo.

SUL PALCO E SUL SET – Bowie fu colpito da un lecca lecca sul palco a Oslo in Norvegia nel 20014.
– Nel 1970 Bowie brevemente fondò la band The Hype, i cui componenti si vestivano tutti da supereroi. Venivano sommersi dai fischi ovunque suonassero.
– Il regista Nicolas Roeg affidò a Bowie il suo primo ruolo da protagonista, un alieno bloccato sulla terra ne “L’uomo caduto sulla Terra” del 1976. In una scena del film, girata in un negozio di dischi, compare un poster dell’album Young Americans appeso al soffitto.
– Il musicista ha dato al voce al personaggio di Sua altezza reale nel cartone Usa SpongeBob nel 2007.
– Nel film del 1986 Labyrinth, Bowie recita il ruolo di Jareth re dei Goblin.
– Nel 1969, Bowie fondò una troupe di mimi e un ensemble di arte sperimentale.
– Bowie recitò come Ponzio Pilato ne “L’ultima tentazione di Cristo” di Martin Scorsese.
– Tra i suoi ruoli più bizzarri il sinistro agente dell’FBI Philip Jeffries in “Twin Peaks: Fuoco cammina con me” di David Lynch.

VITA PERSONALE – David Bowie era alto un metro e 78, secondo la maggior parte delle fonti.
– Rifiutò l’onorificenza di Comandante dell’ordine dell’impero britannico nel 2000 e la carica di baronetto nel 2003.
– Bowie sposò la supermodella somala Iman nel 1992. Hanno una figlia, Alexandria Zahra Jones, nata nel 2000.
– Iman ha un coltello Bowie tatuato sulla caviglia in omaggio al marito.
– Il fratellastro schizofrenico di Bowie Terry si uccise nel 1985.
– Di nove anni più vecchio di David, Terry fu l’ispirazione di brani come Aladdin Sane, All The Madmen, The Bewlay Brothers e Jump They Say.
– Nel 2004, Bowie fu operato d’urgenza al cuore in Germania per un’arteria bloccata.

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LA MUSICA – Bowie co-produsse alcune delle migliori canzoni del leggendario album di Lou Reed Transformer.
– La sua canzone Ziggy Stardust è in onore del rocker britannico degli anni Cinquanta e Sessanta Vince Taylor, autore di Brand New Cadillac, ripresa anche The Clash.
– Bowie registrò una versione in italiano di Space Oddity, Ragazzo Solo, Ragazza Sola.
– Il brano Move On, dell’album Lodger, è la canzone All The Young Dudes suonata al contrario.
– Bowie ha fatto parte di dieci band, The Konrads, The Hooker Brothers, The King Bees, The Manish Boys, The Lower Third, The Buzz, The Riot Squad, The Hype, Tin Machine e Tao Jones Index.
– Bing Crosby registrò l’ultimo singolo della sua vita insieme a David Bowie. Il loro duetto in The Little Drummer Boy uscì a Natale 1977. Diventò un hit cinque anni dopo.
– Bowie scrisse la colonna sonora del film del 1993 tratto dalla bestseller di Hanish Kureishi, Il Buddha dei Sobborghi – Nell’album Diamond Dogs suona praticamente ogni strumento, compreso il famoso riff di chitarra di Rebel Rebel.

VARIE – Arcade Fire e TV On The Radio erano le sue band preferite negli ultimi anni.
– La sua immagine compare sulla copertina di tutti i suoi album esclusa la versione britannica di The Buddha Of Suburbia.
– E’ citato insieme a Iggy Pop nel brano dei Kraftwerk Trans Europe Express (“Meet Iggy Pop and David Bowie – TRANS EUROPE EXPRESS!”).
– A settembre 1996, David Bowie ancora una volta ruppe gli schemi pubblicando solo su internet il suo singolo Telling Lies. Ci volevano 11 minuti per scaricarlo. Un anno dopo lanciò il suo servizio di provider internet, Bowienet.
– Bowie disegnava, dipingeva, scolpiva e scriveva nel tempo libero. Tra i suoi artisti preferiti Tintoretto, John Bellany, Erich Heckel, Picasso e Michael Ray Charles.
– Nel 2004, Rolling Stone lo classificò al 39esimo posto nella lista dei più grandi artisti di tutti i tempi, 23esimo nella lista dei migliori cantanti.
– David Bowie fu immortalato nella pietra dal’artista Ed Chapman, che creò un mosaico con la sua figura in occasione del suo 65esimo compleanno.
– La carriera dell’artista nel 2013 è stata al centro di una mostra del Victoria & Albert Museum di Londra.

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I DIECI BRANI SIMBOLO David Bowie è ritenuto uno dei più influenti musicisti rock di sempre da fan e critici musicali. Queste le dieci canzoni simbolo della sua carriera che ne hanno contribuito a creare la reputazione: Space Oddity (1969) – E’ il primo successo di Bowie che introduce a Major Tom, il primo dei tanti alter ego di Bowie. E’ ancora la sua canzone più conosciuta con il dialogo tra l’astronauta e la centro di controllo a terra. Life on Mars (1971) – Bizzarra. Qualcuno l’ha descritta come una via di mezzo tra un musical di Broadway ed un dipinto di Salvador Dalì. Una risposta al successo di “My way”. Una versione personale della canzone originale francese Changes (1971) – Nonostante non sia mai entrata nelle prime 40 canzoni britanniche è diventata una delle sue canzoni più conosciute, manifesto di una carriera condizionata da innumerevoli cambiamenti Starman (1972) – La canzone che ha introdotto il personaggio di Ziggy Stardust che voleva restituire speranza ai giovani della terra parlando attraverso la radio. Originariamente la canzone non doveva far parte dell’album “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars” ed è stata introdotta solo all’ultimo minuto. The Jean Genie (1973) – Omaggio all’arte di Andy Warhol nonostante il titolo sia una dedica alla scrittrice Jean Genet. I Simple Minds presero il loro nome da una strofa della canzone. Young Americans (1975) – La canzone con la quale Bowie ha conquistato il mercato americano. Arriva dal suo “plastic soul” periodo pieno di riferimenti ai diritti civili. Heroes (1977) – Scritta con Brian Eno, nacque nel periodo berlinese di Bowie e trae ispirazione dal periodo della Guerra Fredda. Una storia d’amore all’ombra del muro di Berlino. Ashes to Ashes (1980) – Epitaffio degli anni 70 di David Bowie che ha visto il ritorno del suo Major Tom. Il primo nel quale è apparso con il vestito di Arlecchino Let’s Dance (1983) – Una hit commerciale che attirò parecchie critiche su Bowie. Anni che il duca bianco più tardi descrisse come “my Phil Collins years”. Blackstar (2015) – Un paesaggio musicale che attraversa tutti i suoi stili musicali dal jazz and blues all’acid house. Il suo video surreale con una donna che parla ad un’astronauta morto.

                    

 

 

 

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