David Donatello: miglior film ‘Ammore e malavita’

22 marzo 2018

‘Ammore e malavita’ dei Manetti Bros. premiato come miglior film nella 62esima edizione dei Premi David di Donatello. La serata ha riservato alcune sorprese e diverse conferme. Tra le sorprese i migliori attori non protagonisti, Claudia Gerini per ‘Ammore e malavita’ e Giuliano Montaldo per ‘Tutto qeullo che vuoi’. Tra le conferme la miglior attrice Jasmine Trinca (gia’ premiata a Cannes) per ‘Fortunata’ e Renato Carpentieri. Ecco i premi principali. Miglior film: ‘Ammore e malavita’; Miglior regia: Jonas Carpignano (‘A Ciambra’); miglior attore protagonista: Renato Carpentieri (‘La tenerezza’); Miglior attrice protagonista: JC (‘Fortunata’); Miglior attore non protagonista: Giuliano Montaldo; Miglior attrice non protagonista: Claudia Gerini; Migliore regista esordiente: Donato Carrisi (‘La ragazza nella nebbia’); Miglior produttore: Luciano Stella e Maria Carolina Terzi per Mad Entertainment, con Rai Cinema (‘Gatta Cenerentola’). Miglior sceneggiatura originale: Susanna Nicchiarelli (‘Nico 1988’). Miglior sceneggiatura non originale: Fabio Grassadonia e Antonio Piazza per ‘Sicilian Ghost Story’; Miglior canzone originale: “Bang Bang” musica di Pivio & Aldo De Scalzi testi di Nelson interpretata da Serena Rossi, Franco Ricciardi, Giampaolo Morelli; Miglior montatore: Alfonso Goncalves (‘A Ciambra’).

DA ‘DISSENSO COMUNE’ ALLE LACRIME DI CARPENTIERI 

Da ‘Dissenso comune’ alle lacrime di Carpentieri, da Steven Spielberg al trionfo di ‘Ammore e malavita’, la 62esima edizione dei David di Donatello che la Rai ha voluto in versione-Sanremo, uno show in diretta su Rai 1 con ospiti internazionali, cantanti e una scenografia semplice ma raffinata si e’ conclusa dopo tre ore di diretta. Sulla scia della lettera delle donne di cinema di ‘Dissenso comune’ presentata in mattinata a Mattarella, Paola Cortellesi ha aperto la cerimonia leggendo un elenco di parole che al maschile hanno un senso dignitoso se non positivo e al femminile sono quasi delle offese (cortigiano, massaggiatore, uomo di strada, passeggiatore). Un messaggio forte delle donne che chiedono considerazione e si ribellano, sulla scia del caso Weinstein, alle molestie e prepotenze da parte di uomini potenti nel mondo del cinema. Un modo per dire basta anche in Italia. Poi, dopo l’impegno ‘politico’ che a fine trasmissione fa dire alla presidente Piera Detassis che questo e’ “un David al femminile”, e’ partita la serata con i suoi premi, i suoi grandi ospiti e le sue emozioni. Una serata condotta in maniera canonica, impeccabile e sempre lineare da Carlo Conti. Momenti di rilievo, il David speciale a Stefania Sandrelli, a Steven Spielberg e a Diane Keaton. Il regista di ‘The Post’ ha ricordato il grande insegnamento ricevuto nel 1971 da Federico Fellini (“per conquistare il pubblico devi prima di tutto imparare a essere spettatore”). I premi di quest’anno, in una stagione non proprio fortunata per il cinema italiano, in cui i film candidati hanno ottenuto consensi in sala piuttosto deludenti, sono stati in linea con le attese.

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In qualche modo prevedibili le vittorie per il miglior film di ‘Ammore e malavita’ dei Manetti Bros. e per la regia di Jonas Carpignano per ‘A Ciambra’ che tanto e’ piaciuto ai critici che lo hanno designato all’Oscar per l’Italia (bocciato immediatamente), quella di Jasmine Trinca e Renato Carpentieri come migliori attori per ‘Fortunata’ e ‘La tenerezza’. Per Carpentieri, primo David alla tenera eta’ di 75 anni, una vera e propria ovazione da parte del pubblico e un momento di commozione da parte dell’attore. “La tenerezza e’ una virtu’ rivoluzionaria – ha detto l’attore -. Inoltre voglio ringraziare Gianni Amelio e i produttori che dimostrano che a volte il rischio paga. Ci sono tanti attori bravi, bisogna rischiare”). Commozione anche per Serena Rossi, protagonista di ‘Ammore e malavita’ dei Manetti Bros. che ha vinto con la miglior canzone (‘Bang Bang’) che ha voluto salutare anche il suo compagno di set con cui ha duettato, Giampaolo Morelli. Il David di Donatello ha poi voluto forse sanare una piccola ingiustizia dando a ‘Dunkirk’ di Christopher Nolan il premio per il miglior film straniero (dopo che per l’Oscar gli e’ stato preferito ‘La forma dell’acqua’). Alla fine ha vinto il premio piu’ importante ‘Ammore e malavita’ dei Manetti Bros., il film definito il ‘La la land’ in salsa partenopea che era super favorito con 15 candidature e che ha comunque portato a casa 5 David, davanti a ‘Nico 1988’ di Susanna Nicchiarelli che ne ha collezionati 4. Delusi in termini numerici Ferzan Ozpetek e Gianni Amelio i cui film, ‘Napoli Velata’ (11 nomination) e ‘La tenerezza’ (8) si accontentano rispettivamente di due e una statuetta (seppure per miglior attore protagonista). Da segnalare, infine, il primo film di animazione candidato come miglior lungometraggio, ‘Gatta Cenerentola’, che si porta a casa due David (produttore ed effetti digitali).

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